Appello di Paolo Barnard
alla mobilitazione
Paolo Barnard
Sciame sismico. Tre quarti catastrofico, nel
finale un po' di speranza. Lo dico con estrema serietà, non gioco a far
sensazione con gli allarmi. Il motivo per cui scrivo ciò che segue è che se non
si accetta di vedere le cose come esattamente stanno, non potremo mai agire per
salvare il salvabile. I media e i pubblici ufficiali mentono, non ci dicono
neppure un terzo della verità. Temono il panico civile, ma così ci condannano.
Sappiamo per certo (gli abruzzesi più di tutti purtroppo) che prima di un
devastante terremoto ci sono dei segnali precisi da cogliere. Per esempio il
cosiddetto sciame sismico, oppure la fuga inspiegabile e in massa di animali dai
boschi o dagli stagni, o i cambiamenti nella ionosfera e le emissioni anomale di
gas radon dal terreno. Poi arriva il cataclisma. Nell'economia della nostra vita
di oggi, parlo di voi famiglie, sta accadendo la stessa identica cosa. Ci sono i
segnali peggiori, ci sono tutti, si stanno srotolando davanti ai nostri occhi in
queste ore, mentre state leggendo queste righe e smaltendo le calorie di Natale,
e poi arriverà il cataclisma, ma non uno qualsiasi, sarà Il Cataclisma. Sui
tempi non è possibile sbilanciarsi, ma non saranno decenni, al massimo 2 o 4
anni, forse prima. Di seguito quei segnali:
1) Gli Stati Uniti stanno nascondendo al mondo la gravità della crisi che hanno
scatenato, soprattutto i devastanti danni interni al Paese stesso. Non trovo
parole migliori per darvi l'idea di quanto appena affermato di quelle scritte il
13 dicembre scorso sull'acuto "Huffington Post di Washington": «Se vi siete
goduti i primi 3 round della crisi finanziaria, adorerete i prossimi 6, quando i
mercati pesteranno a sangue le banche di Wall Street, con il governo che le
rianimerà coi sali per un altro round di botte (mentre i manager incasseranno
miliardi). Ma alla fine non funzionerà, Wall Street andrà al tappeto
trascinandosi dietro i cittadini in una Grande Depressione che i vostri
pronipoti studieranno sui libri di scuola, ridendo dei goffi tentativi di Obama
di raddrizzare i conti mentre l'America si sta beccando in faccia la peggior
tempesta di tutta la sua storia». Gli USA andranno al tappeto, per la semplice
ragione che 35 anni di economia neoliberista li hanno letteralmente distrutti:
le loro banche sono in pratica tutte fallite e si reggono solo grazie a esborsi
immensi di denaro pubblico, ma non ce lo dicono; i debiti dei cittadini sono
stellari e in aumento senza speranza di essere ripagati; i debiti delle
municipalità ancora peggio, e stanno fallendo interi Stati dell'unione; e le
dimensioni piene della truffa finanziaria che hanno sparso nel mondo neppure si
sono manifestate ancora (i dettagli nei miei aggiornamenti precedenti). Il
gigante a stelle e strisce non ha speranze, questa volta va al tappeto e tutto
il mondo rimarrà di pietra. Basterebbe la grippatura del primo motore economico
mondiale (non contate sulla decantata Cina, è ancora un nano rispetto agli USA)
per garantire all'Europa il tracollo. Ma diciamola tutta, ma proprio tutta: noi
europei siamo stati da 40 anni assoggettati alla nostra particolare cura
all'arsenico chiamata Neomercantilismo franco-tedesco, più Unione Europea e
Unione Monetaria (tutto spiegato nell'aggiornamento 6), per cui noi avremo il
dubbio privilegio di vederci arrivare lo Tsunami americano mentre stiamo
agonizzando sotto le macerie di un terremoto. E sarà ancora peggio per voi miei
affezionati lettori, perché mentre sguazzeremo fra i relitti del Titanic europeo
che cola a picco nel gelo delle speranze, chi avrà letto "Il Più Grande Crimine"
saprà che tutto questo fu precisamente voluto a tavolino da un nugolo di uomini
che non erano né il PDL, né la Mafia, né la Camorra, né la Casta.
2) Negli ultimi giorni i Credit Default Swaps (CDS) per chi investe
nell'Eurozona sono andati alle stelle. Che significa? I CDS sono una sorta di
assicurazione che un investitore fa per difendersi dal pericolo che i suoi
investimenti finiscano al macero se i debitori fanno bancarotta. I mercati dei
CDS sono un perfetto termometro della salute di quei debitori. Se si ritiene che
essi siano affidabili, ok, ma se li si ritiene in punto di morte ovviamente il
prezzo delle polizze CDS schizza alle stelle. Per esempio il CDS i Traxx Europe
five-year index, che dice quanto affidabili siamo noi europei per chi ci vuole
prestare denaro, è al livello record di 105. Ma ecco la chicca: vi ricordate che
noi Stati dell'Eurozona siamo stati ridotti alla condizione di non avere più
moneta sovrana (lire, marchi…) e di dover PRENDERE IN PRESTITO DAI PRIVATI OGNI
SINGOLO EURO che spendiamo per la vita pubblica? Ecco, immaginate cosa ci
costerà da adesso prendere in prestito tutti quei soldi con dei CDS a quel
livello, cioè con gli investitori (coloro che ce li prestano) coi sudori ghiacci
e quindi con tassi d'interesse -che gli dobbiamo pagare per compensare i loro
rischi- altissimi. Ma non saranno nei guai solo i Tremonti della situazione, lo
saranno anche le aziende (dove lavori tu), i negozi (dove lavori tu), i
ristoranti e bar (idem), cioè chiunque dovrà lavorare con le banche
dell'Eurozona per chiedere prestiti, perché la catena della sfiducia non si
ferma, e infatti «il credito in Europa continuerà ad agonizzare… i problemi non
se ne andranno nel 2011» dice Teo Lasarte, european credit strategist di Bank of
America Merrill Lynch (loro se ne intendono).
3) Il 15 dicembre del 2010, l'agenzia di rating Moody's ha lasciato intendere
che declasserà i titoli di Stato spagnoli. Ovvero: i pescecani stanno girando in
circoli sempre più stretti attorno allaSpagna. Al primo morso, affondiamo tutti
fra le loro fauci. Che significa? Primo, se stiamo con la metafora degli squali,
cioè coloro che ho descritto ne "Il Più Grande Crimine" e che profitteranno
della nostra rovina, le agenzie di rating sono come chi ti spintona fuori bordo
proprio mentre attorno alla barca si affollano i pescecani. Esse (Moody's,
Standard and Poor's o Fitch), senza averne alcun diritto sancito da concordati
internazionali, hanno il potere di bocciare l'affidabilità economica di interi
Stati, cioè dicono: «La Spagna ha le pezze al sedere (troppo debito), e quindi
da ora se essa vuole vendere i suoi titoli di Stato dovrà promettere tassi
d'interesse molto più alti (per compensare il rischio di chi glieli compra)».
Immediatamente i mercati dicono alla Spagna «non ti diamo più un soldo se non
fai quello che dice Moody's», e la Spagna non ha scelta, deve obbedire, perché
ricordate che non ha più moneta sovrana, ha invece l'euro che deve sempre
prendere in prestito appunto vendendo titoli di Stato. Ma questo innesca
immediatamente un circolo vizioso micidiale, dove la bocciatura di Moody's
allarma i mercati, che pretendono più interessi dal governo, ma se il governo
paga interessi più alti si indebita ancora di più e questo porta ad un'altra
bocciatura di Moody's che porta a costi sempre più alti per la Spagna, che
portano ad altre bocciature… fino all'inferno. Cioè Irlanda e Grecia. Ma
attenzione qui, perché ci sono due conseguenze, una sanguinosa, l'altra mortale.
La prima è che uno Stato come la Spagna, con una disoccupazione al 20,6% (nei
giovani 43,6%), dovrà disperatamente tagliare la spesa pubblica senza pietà al
fine di compiacere ai mercati di cui sopra, il che innesca un altro circolo
vizioso di licenziamenti, povertà, quindi meno consumi, quindi aziende che vanno
sotto, quindi ancora licenziamenti ecc. Come è noto i tagli alla spesa pubblica
sono oggi il comando perentorio in tutti gli Stati dell'euro, e il "Financial
Times" scrive «questi correttivi di spesa smorzeranno i mercati del lavoro fino
alla fine del 2011»… auguri, mie care famiglie. La seconda è che tutti gli
economisti concordano che se la Spagna fa lo stesso botto di Irlanda e Grecia,
questa volta esplode anche l'Europa, semplicemente perché un salvataggio della
Spagna è troppo costoso. Cioè sbancherebbe tutta l'Eurozona. Moody's ha entrambe
i palmi delle mani appoggiati alla schiena di Madrid, che sta in bilico sul
bordo della nave, e sotto ci sono fauci micidiali. Lo spintone non è una
questione di forse, ma solo di quando, perché come ho già scritto in passato le
cause del crollo europeo sono tutte ancora presenti (l'euro per primo) e nessun
politico le ha mai volute veramente affrontare. La Spagna va sotto e noi tutti
con lei. Fine dell'Eurozona e dell'Unione Europea.
4) La Swiss National Bank è stata la prima banca centrale europea a rifiutare
ufficialmente i titoli di Stato portoghesi e irlandesi. Perché importa? Il
segnale sia alle banche colleghe che ai mercati è drammatico, in particolare per
i governi di Lisbona e Dublino che vengono così etichettati come infetti. Nel
presente arrangiamento, dove la dipendenza degli Stati sovrani dai mercati è del
100%, ciòequivale a una ghettizzazione che non lascia speranza. Si noti come
tutti questi segnali innescano sempre una spirale verso il basso da cui le
nazioni colpite non possono salvarsi. Ciò non accade a caso, e lo spiego più
sotto (parte del Più Grande Crimine). L'estensione di questa 'unzione' da parte
della Swiss National Bank a Spagna e Italia è del tutto fuori dal controllo dei
relativi governi, e la SNB si è rifiutata di chiarire se ciò può accadere a
breve, commentando glacialmente «Quello che conta è il mercato».
5) George Soros ha detto che la UE è a rischio di distruzione. Perché questo
tizio conta? Soros è il più autorevole e micidiale investitore privato del
mondo, è l'uomo che nel 1992 ha spaccato la schiena alla Gran Bretagna facendone
collassare la sterlina, e la GB non è il Burkina Faso, è uno dei Paesi più
potenti del mondo. Poi ha tagliato le gambe all'Italia, alla Korea ecc. Una
parola allarmante del sopraccitato ha sui mercati (sempre quelli da cui noi
Stati dell'Eurozona dipendiamo per avere ogni singolo euro da spendere) lo
stesso effetto che un ammalato di peste bubbonica avrebbe sulla folla in piazza
se si mettesse a urlare «ho la peste!». Esattamente 24 ore prima del
sopraccitato annuncio di Moody's, Soros aveva rilasciato al "Financial Times" di
Londra la seguente dichiarazione: «I tassi d'interesse imposti ai titoli di
Stato dei governi europei più deboli soggetti al salvataggio della UE sono
troppo alti. Essi rendono impossibile per quei governi il riscatto a fronte
degli Stati più forti. Il circolo vizioso renderà i governi deboli sempre più
deboli, lo scontro fra debitori e creditori sarà più aspro, e c'è il pericolo
concreto che l'euro finisca per distruggere la coesione politica e sociale
dell'Unione Europea». Capito mercati? l'Europa si sta suicidando, ha detto
Soros. Così funzionano i 'pizzini' del Vero Potere, si parlano fra di loro in
questo modo, e bisognerebbe che una Wikileaks veramente dedicata a spulciare
nelle cose che contano (e non nel semi-nulla finora rivelato) divulgasse la
lista delle scommesse con i derivati che il Soros Fund Management LLC del buon
George ha piazzato in questi mesi, assieme alla ridda di altri scommettitori
(chiamati Hedge Funds) internazionali. La domanda è: quante di queste scommesse
sono state piazzate contro l'euro e l'Eurozona? L'uso dei derivati per
scommettere contro interi Paesi destinati artificiosamente alla rovina non è una
novità; nel mese di settembre del 2010 gli Hedge Funds (come quello di Soros)
avevano già piazzato centinaia di milioni di dollari di scommesse contro la
Grecia. Cioè: letteralmente sono come chi scommette 100 denari che il mercato
della carne crollerà, e poi sparge la voce che c'è la mucca pazza nelle
bistecche.
6) Dal vertice della Banca Centrale Europea, a quello della Banca d'Italia, per
passare per i comunicati dei tecnocrati di Parigi e Berlino, il coro è unanime:
il Patto di Stabilità va imposto con maggior rigore. Cioè: se il paziente sta
soffocando, tappategli anche le narici. Questo significa che vogliono dare il
colpo di grazie all'Europa e ammazzarla una volta per tutte. Spiego: quando
l'Unione Monetaria (l'euro) fu creata, i suoi padri pensarono di dotarla di una
camicia di forza, proprio così, infatti in gergo finanziario si parla di
straightjacket. Si tratta cioè di regole per immobilizzare gli Stati aderenti in
certe condizioni economiche, che sono: inflazione bassa e armonizzata, deficit
di bilancio non oltre il 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e debito pubblico
non oltre il 60% del PIL. Questa camicia di forza è stata chiamata Patto di
Stabilità. Ci dissero che avrebbe innescato un processo virtuoso per l'Europa
dove gli Stati avrebbero ripulito i conti di casa e tutti saremmo stati più
ricchi e felici. Balle, proprio una menzogna totale. Non voglio parlare
difficile, ma guardate che oggi tutti, ma proprio tutti quelli che contano in
economia e finanza hanno già detto che il Patto di Stabilità è un suicidio, è
una corda saponata bella e buona, che ci, vi, sta ammazzando. Tutti meno i
criminali che l'hanno voluta e/o sostenuta, cioè i soliti Mario Draghi, Jean
Claude Trichet, Jaques Attali, Jaques Delors, Theo Waigel, Giuliano Amato,
Angela Merkel ecc. Alcuni di costoro infatti sono ancora oggi come cani rabbiosi
a latrare in giro per l'Europa che non solo questa sciagura è valida, ma che va
addirittura rafforzata. A una convention dei democristiani tedeschi in Baviera a
inizio 2011, proprio il governatore della Banca Centrale Europea Jean Claude
Trichet ha tuonato: «I governi europei non hanno scelta, devono cambiare
politiche, devono rinforzare assai il Patto di Stabilità, e le politiche di
spesa vanno riportate sul sentiero della virtù». Tenete a mente queste ultime 4
parole, perché sono grottesche «il sentiero della virtù». La criminosità del
Patto, e cerco di essere semplice, si snoda in diversi aspetti molto complessi,
ma di fondo ciò che esso fa -che è stato programmato per fare- è di costringere
i Paesi meno ricchi d'Europa a limitare drasticamente la spesa pubblica; ma va
compreso che per nazioni come la Grecia, la spesa pubblica è l'unica speranza di
sopravvivenza per il grande pubblico, visto che il settore privato non è ancora
in grado di generare abbastanza ricchezza da solo; in tal modo Grecia,
Portogallo, Irlanda, ma anche l'Italia fra un po', sono condannate a non poter
mai raggiungere un livello di ricchezza apprezzabile; questo innesca il solito
effetto a spirale negativa di svalutazione del loro mercato nazionale, che
significa meno investimenti, che significa più disoccupazione e sottoccupazione,
che significa più spese statali per gli ammortizzatori sociali, che significa
però sgarrare il Patto di Stabilità, che significa attirarsi la bocciatura delle
agenzie di rating, che significa perdere sempre più investimenti e pagare
salatissimi i soldi che quei governi devono prendere in prestito, che significa
ancora più disoccupazione che significa sempre più esborsi statali, altre
bocciature, altri collassi economici… all'infinito. Non c'è salvezza da sta
trappola, e non ci deve essere, perché lo scopo finale di essa, cioè del Patto
di Stabilità, è proprio di collassare interi Paesi europei per rendere in semi
schiavitù sia lo loro forza lavoro che i loro governi. Cioè: creare «sacche di
lavoro alla cinese in Europa», per gli scopi descritti nel mio saggio "il Più
Grande Crimine" e aggiornamenti. Ovvero creare quella che Marx chiamò «l'armata
di riserva dei disoccupati», da cui la grande industria attinge a piene mani per
ricattare con arroganza sia i governi che i sindacati. Leggi Mirafiori… ma è
un'altra storia.
E non è finita, per le vittime c'è ancora agonia: quando esse si trovano nelle
pietose condizioni in cui sono state cacciate dal Patto di Stabilità, la UE dei
tecnocrati criminali le costringe ad accettare i famosi 'salvataggi' del Fondo
Monetario Internazionale e della UE stessa. Significa che Grecia, Irlanda e
Portogallo, e chiunque verrà poi, si trovano a farsi prestare somme enormi in
euro, che è una moneta che non possono emettere, per cui l'unica scelta che
hanno per ripagare quell'immenso debito è di succhiare il sangue ai propri
cittadini con tagli alla spesa sociale, al pubblico impiego, e ai salari. E giù
di nuovo in una spirale infernale da cui è impossibile risorgere. Questo orrore
criminoso è stato persino denunciato dai Nobel dell'economia Stiglitz e Krugman,
ma viene liberamente ammesso anche dai giornalisti finanziari stranieri a viso
scoperto se non li si cita per nome. Sto parlando non di noiosi numeri scritti
su "il Sole 24 Ore", ma di sofferenze di milioni di persone come me e voi
famiglie per anni a venire.
Quindi la determinazione dei Padroni dell'Europa di confermare e rafforzare il
Patto di Stabilità ci spedisce come continente dritti all'inferno, ora, mentre
scrivo. Questi i segnali, inequivocabili, assolutamente chiari. E non si
dimentichi il lettore/lettrice che alla UE sono stati sottratti gli strumenti
principe per salvarsi dallo schianto. Come dire che il circo dell'Unione Europea
ha lanciato 17 Stati in acrobazie impossibili e non gli ha messo sotto la rete,
che era l'uso delle propria moneta sovrana (lire, marchi, franchi, dracme…) per
compensare il crollo di occupazione e salari, per rassicurare i mercati del
ripagamento dei debiti e per sostenere le aziende con iniezioni di spesa a
deficit mirata alla produttività (i dettagli ne "Il Più Grande Crimine").
Segnale 1, segnale 2, 3, 4, 5, 6… e poi la terra trema e tutto crolla.
Crolleranno gli USA (che si salveranno, ma solo dopo averci travolti), e
crollerà l'Unione Europea, e le conseguenze saranno storiche, epiche nelle
proporzioni, cioè «una Grande Depressione che i vostri pronipoti studieranno sui
libri di scuola». Ok, questo sta per accadere qui, non in un film. Ora cosa
fare.
Stiamo trattando una materia di estrema serietà, che io tento di semplificare da
mesi per la comprensione dei cittadini non esperti, e dunque sarei uno sciocco
se non dicessi che le soluzioni sono complessissime e tecnicistiche, che
richiedono sforzi ad alto livello e organizzazioni che noi cittadini non
possiamo neppure iniziare a contemplare. Ma ciò che noi possiamo fare è
importantissimo e fattibile. Come sempre ho detto, prima cosa è divulgare queste
realtà a chiunque, e non demordere di fronte a sguardi allucinati o risposte
come «ma va là, è fantascienza… Barnard è un pazzoide… è colpa di Berlusconi…
governo ladro ecc.» (mi scrivono gli operai da tutt'Italia e sono quelle le
risposte che i loro colleghi sbottano a fronte di questi temi. A proposito di
chi si dà la zappa sui piedi…). Poi organizzarsi per innanzi tutto chiedere
l'apertura di un dibattito pubblico sull'uscita dall'Euro e il ritorno ordinato
(cioè con tutele intragovernative contro gli attacchi speculativi) alle monete
sovrane. Infine che l'Italia, con propria moneta, sposi un programma di spesa a
deficit per creare ricchezza al netto per i cittadini, e che deve andare nella
doppia direzione di essere investita in aumenti di produttività nell'economia
reale (quella che produce cose vere e non giochi finanziari) e di creare un
programma governativo di piena occupazione e pieno Stato sociale. Nel capitolo
"la piena occupazione era possibile" de "Il Più Grande Crimine" è spiegato che
tutto ciò è non solo economicamente possibile, ma vi sono anche i nomi di
economisti di statura mondiale che da decenni sostengono la tesi della spesa a
deficit e piena occupazione. Infatti vi ricordo che:
1) uno Stato con moneta sovrana può onorare qualsiasi debito pubblico senza
problemi e nessuna agenzia di rating lo può strangolare. Il Giappone con Yen
sovrano ha un debito doppio rispetto alla Grecia, doppio!, e non solo non è in
croce, ma gli investitori sono corsi in massa a rifugiarsi nello Yen in questi
mesi. 2) la spesa a deficit dello Stato a moneta sovrana che crei occupazione,
investimenti dal pubblico al privato e produttività, non crea inflazione e si
auto-cura grazie all'aumento del PIL nazionale, e infine non ha limiti di spesa,
essendo denaro che lo Stato NON DEVE PREDERE IN PRESTITO DA ALCUNO, e che crea
dal nulla. 3) il debito dello Stato a moneta sovrana NON È il debito dei
cittadini, ma al contrario è la loro ricchezza. 4) Non c'è alcun potere privato
al mondo in grado di sconfiggere uno Stato a moneta sovrana che decida di fare
quanto sopra.
Questo ritorno dello Stato a moneta sovrana alla sua funzione primaria è l'unica
speranza in assoluto di creare un cuscino di sopravvivenza per i milioni di noi
che saranno travolti dal Cataclisma. Per spezzare il piano di storica
criminosità del Vero Potere di distruggere l'Europa e creare sacche di lavoro
alla cinese qui da noi, non v'è altra strada.
Paolo Barnard
la NOTA di Giorgio
Vitali
Questo appello di
Paolo Barnard, noto studioso di problemi della post-modernità, ci
permette di aggiungere alcune considerazioni.
La prima (e la più importante) è questa: NOI l'avevamo già detto.
Anzi, noi abbiamo anche agito in conseguenza creando l'ANTIDOTO
FONDAMENTALE, che ha scatenato la FURIA devastatrice dei NOSTRI
nemici. Sempre gli stessi. Con la conseguenza della Guerra Mondiale
(prima e seconda). Dichiarando NOI intendiamo significare il
fondamento del PENSIERO ITALIACO che si è estrinsecato per
l'ennesima volta contro l'abuso della violenza sull'uomo, lo
schiavismo, il CRIMINE dell'Usura e della FINANZA. Nella LOTTA
IMMANE è l'Europa che ha perso. Come si deduce non solo
dall'articolo di Barnard, ma anche dei fatti che chiunque può
constatare. È tutta è l'EUROPA che ha perso, non solo l'Asse. Perchè
l'ottica attraverso la quale lo studioso serio DEVE guardare gli
eventi della Storia non può essere che geopolitica. Allora si
capiscono i veri aspetti dello scontro in atto. Così come l'attacco
sempre più duro (ma contemporaneamente più pagliaccesco) contro
Berlusconi a causa della sua politica energetica in senso
eurasiatico e mediterraneo. Senza escludere l'aspetto preminente
della CRISI finanziaria che, (come ben dimostrato da Barnard) è
stata creata e pilotata in modo da demolire la costruzione
EURASIATICA in corso. Perchè ciò che strategicamente interessa ad
USA/Israel/GB è cercare in qualsiasi maniera di interferire nella
creazione del BLOCCO CONTINENTALE. Lo scritto di Barnard riflette
anche le opere di molti studiosi onesti, quasi tutti di lingua
inglese, che NON sono mai stati tradotti in Italiano. Fra questi è
bene citare: P. Arrighini A. "Il Dio Quattrino", Ed. F. Ferrari,
Roma 1939; Herbert George Wells, "The Open Conspiracy"; Kennet C.
Davis, "Non conosciamo a sufficienza la Storia"; Levinson:
"Vodka/Cola", Vallecchi; W.Cleon Skousen: "Il capitalista Nudo",
traduzione e commento di Stefania Vaselli, Ed Armando, 1978,
riduzione del testo fondamentale di Carroll Quigley: "Tragedy and
Hope" (Premessa al libro di Skousen: "Perché alcune delle persone
più ricche del mondo appoggiano il comunismo? perché mai
sosterrebbero ciò che sembra portare alla loro distruzione? Il
dottor Carroll Quigley, professore nelle Università Harvard,
Princeton, e Georgetown, afferma di essere stato collegato con molte
dinastie di queste famiglie di super ricchi. Egli può quindi, con
cognizione di causa, parlare della struttura segreta del potere nel
mondo. Le sue risposte alle domande poste in precedenza vi
sorprenderanno terribilmente").
L'ultimo aspetto che dobbiamo affrontare è legato al perché queste
denunce, che si sono moltiplicate negli anni, fra il 1965 al 1990, e
per lo più elaborate da noti professori di Università prestigiose,
non abbiano lasciato traccia. La risposta è semplicissima. Il
servilismo TOTALE nel confronti del potere economico/finanziario
delle Elites, o pseudo tali, da NOI ampiamente denunciate fin da
quegli anni, poste a capo dei paesi asserviti al potere "reale" fin
dal primo dopoguerra, e da tutto l'apparato Mediatico-Informativo
così come ampiamente denunciato da Orwell, Preziosi e, negli ultimi
tempi, da Gianantonio Valli.
G.V. |
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