da
4 maggio 2011
Bin Laden morto? La
sceneggiata continua!
Marcello Pamio
Il mondo civile esulta.
Nelle principali città statunitensi, le persone invadono le strade per
festeggiare, ma attenzione perché non è il capodanno ebraico (appena passato),
ma si brinda alla morte del capo di al Qaeda: il pericolosissimo Osama bin
Laden.
Siamo finalmente giunti al capolinea: bin Laden è stato ucciso in un raid degli
USA in Pakistan.
Ufficialmente la fine drammatica dopo una lunghissima caccia al regista
principale degli attentati dell'11 settembre 2011 negli Stati Uniti.
I leader di tutto il mondo hanno salutato con favore la sua morte, ma l'euforia
è compensata dal timore di ritorsioni e dall'ammonimento di una rinnovata
vigilanza contro eventuali attacchi.
Addirittura il democratico presidente USA, Barak Obama, oggi ha detto che
"questo è un buon giorno per l'America".
"Il nostro paese ha mantenuto il suo impegno affinché fosse fatta giustizia.
Il mondo è più al sicuro, è un posto migliore dopo la morte di Osama bin Laden".
Viene da chiedersi, dove il criminale patentato, l'uomo più ricercato nel
pianeta, ha passato gli ultimi anni della sua vita.
Forse in qualche caverna segreta del Pakistan? Oppure in qualche grotta
dell'Afghanistan? Macché, i funzionari USA hanno detto che bin Laden è stato
trovato in una villa da un milione di dollari a circa 60 chilometri a nord di
Islamabad.
Un posto dove nessuno al mondo poteva pensare di trovare il vecchio miliardario
saudita.
Sempre fonti ufficiali dicono che dopo 40 minuti di combattimenti, bin Laden è
stato ucciso assieme ad altre persone.
Un commando di incursori della Marina, i mitici Navy Seals, si sono calati dagli
elicotteri direttamente sopra il tetto della casa di bin Laden nella capitale
del Pakistan.
Un alto funzionario alla sicurezza americano ha specificato alla Reuters, che è
stata "un'operazione per uccidere", sottolineando però che "se avesse sventolato
la bandiera bianca della resa sarebbe rimasto vivo".
È alquanto difficile immaginare bin Laden mentre sventola una bandiera bianca!
L'attuale direttore della CIA, Leon Panetta ha detto che sicuramente al Qaeda
cercherà di vendicare l'uccisione di bin Laden.
Non si capisce bene se la sua è una profezia oppure una minaccia! "I terroristi
- continua Leon Panetta - quasi certamente cercheranno di vendicarlo, e noi
dobbiamo, e lo faremo, restare vigili e risoluti".
Quindi non c'è nulla da festeggiare, anzi.
La morte del leader storico e indiscusso di al-Qaeda, è l'inizio della vera
guerra.
La cosa che però fa veramente sorridere è stata la sepoltura di bin Laden
secondo il rito islamico.
Bin Laden infatti sarebbe stato sepolto in mare dal ponte di una portaerei
americana nel nord del mar Arabico dopo essere stato lavato secondo i costumi
islamici ed aver ricevuto un funerale religioso.
Il suo corpo prima è stato lavato e avvolto in un lenzuolo bianco e poi un
ufficiale ha letto un testo religioso tradotto in arabo da un interprete.
Dopo la lettura, il corpo è stato posto su una tavola piatta, ribaltato, e
calato in mare, ha detto un funzionario americano.
Possiamo immaginare un comportamento più bello e democratico di questo? Lo
stavano cercando (vivo o morto) da numerosi anni e una volta ucciso il suo
funerale sembra quello di un capo di Stato? Il governo degli Stati Uniti, invece
di sbrodolarsi e gongolarsi davanti al mondo intero, facendo semplicemente
vedere il corpo privo di vita, preferiscono, in nome della religione farlo
sparire nel mare? Ma possiamo veramente credere ad una simile idiozia? Siamo
così inebetiti che possono raccontarci simili favole? Forse qualcuno ai piani
alti, pensa proprio di sì! Ma anche loro per ebetaggine non scherzano, perché
stando all'Imam di Napoli, Yasin Gentile: "seppellire un corpo in alto mare,
come è accaduto, non è una procedura rispettosa dei precetti dell'Islam che
prevede una ritualità precisa".
"La decisione degli americani contrasta con i principi della sharia", ha detto
il membro del Comitato dei ricercatori dell'istituto del Cairo! Quindi la
scusante religiosa è assurda due volte.
È bene specificare che Bin Laden non era ricercato per gli attentati dell'11
settembre 2001, dove sono morte oltre tremila persone, come invece viene
affermato dal governo centrale.
Questo è il motivo per cui nel sito ufficiale del F.B.I. c'era una taglia di 25
milioni di dollari sulla sua testa, ma dell'attacco alle Torri Gemelle di New
York nessun accenno.
Come mai l'Ufficio Federale non associa bin Laden al World Trade Center? Forse
perché non hanno le prove che l'attentato è stato organizzato dal gruppo
fantomatico chiamato al-Qaeda? Se non è stato il terrorismo islamico
internazionale chi ha potuto eludere con aerei di linea, la difesa più potente e
gli spazi aerei più impenetrabili del mondo? Demolendo tre torri e bucando il
Pentagono? Ricordiamo infatti che bin Laden, è stato un uomo della CIA: creato,
istruito e finanziato dai servizi segreti statunitensi per scopi geostrategici e
geopolitici.
La stessa cosa è avvenuta con moltissimi dittatori criminali sparsi nel mondo,
uno per tutti, Saddam Hussein: prima pagato e armato per combattere la guerra
fratricida contro l'Iran dal 1980 al 1988, poi diventato nemico da impiccare.
Come molti analisti hanno denunciato da anni, bin Laden molto probabilmente
sarebbe morto anni fa, e mantenuto in vita tramite messaggi audio, video
totalmente falsificati, per dare il messaggio al mondo che il pericolo è sempre
in agguato, che il terrorista è sempre pronto ad attaccare.
Ufficialmente dicono di avere il suo dna che confermerebbe essere appunto bin
Laden.
A parte il fatto che dopo un giorno avere già un esame completo del dna è
alquanto miracoloso, ma si sa che i laboratori militari sono abituati ai
miracoli.
Il punto è un altro, perché pochi ricordano che il miliardario saudita è stato
curato diverse volte da medici americani, come per esempio nell'ospedale
militare americano a Dubai, nel luglio 2001? Ecco il dna! L'ultima
falsificazione in ordine cronologico, direi vergognosa ed eclatante, è proprio
l'uccisione mediatica di bin Laden.
La foto del corpo esanime di bin Laden, circolata subito dopo, è stata smentita,
per ovvie ragioni e non serve essere un esperto di grafica computerizzata per
smascherare l'evidente fotomontaggio.
Si tratta dell'ennesimo falso clamoroso, una foto ritoccata dagli analisti del
settore con montaggi, prendendo pezzi da altre foto, parti di testa di altre
persone e in cui si vedono zone sgranate e sfocate come occhi e orecchio
sinistro.
Per non parlare del corpo che si vede sotto la barba, che sembra essere aggiunto
a posteriori.
Altre foto stanno spuntando in rete, tutte ovviamente rigorosamente false.
La Casa Bianca sta attendendo -non si sa bene cosa- di pubblicare le vere foto
del blitz, quelle che testimonierebbero il trasferimento del cadavere e
addirittura il funerale! Con le foto agghiaccianti che circolano nel web sulle
varie guerre criminali, sulle violenze dei soldati statunitensi in Iraq,
Afghanistan e Guantamamo, queste immagini sono così tremende che non sanno se
darle oppure no in pasto ai giornalisti? Giornalisti-squalo che stanno
pubblicando in questi giorni articoli a dir poco vergognosi.
Ma state tranquilli perché "alla fine - dice il capo della Cia, Panetta - una
foto verrà diffusa".
Stanno forse aspettando che arrivi un esperto serio in fotoritocco
computerizzato? L'unica cosa certa è che ufficialmente e mediaticamente, Osama
bin Laden non serviva più da "vivo", anche se probabilmente era morto da tempo.
Questo un po' preoccupa, perché se la sua ibernazione mediatica è finita,
certamente ci saranno altre cose in serbo per noi tutti che prenderanno il suo
posto.
Marcello Pamio
la nota di Maurizio Barozzi
L'articolo che abbiamo appena
letto, ci sembra, per la sua esposizione prudente e pacata in merito
all'argomento morte bin Laden alquanto valido.
Una cosa, comunque, ci sembra certa, nell'orgia di notizie, di
smentite e di idiozie che pennivendoli e mezzi busti ci propinano
ogni minuto senza soluzione di continuità, gli Stati Uniti e i mass
media di tutto il mondo, controllati da ben individuati gruppi
finanziari e politici, hanno messo in atto un altro di quei ridicoli
teatrini, come furono il crollo delle Torri Gemelle, a uso e consumo
dei gonzi e purtroppo di una opinione pubblica inebetita e
sprovveduta.
In questo caos di notizie e bugie, noi possiamo solo essere certi o
comunque abbastanza convinti di alcune cose:
1. bin Laden, probabilmente era deceduto da anni a seguito delle sue
gravi crisi renali, e comunque, morto o sopravvissuto che sia,
questo sceicco e la sua fantomatica organizzazione terroristica,
stranamente operante a parole contro gli USA-Israel, ma
sostanzialmente foriera di atti che tornano TUTTI a vantaggio del
presunto nemico, poco c'entrano con gli attentati dell'11 settembre,
se non per aver fornito sparuti soggetti che a suo tempo, abilmente
manovrati e super controllati sul suolo americano dai servizi
americani, servirono per fare da contorno a quegli attentati, da ben
altri eseguiti, al fine di lasciare qualche traccia che avrebbe poi
dovuto essere sfruttata per la GRANDE MENZOGNA.
2. Il fatto che in quattro e quattr'otto, chissà, forse con un kit
portatile per il rilievo del DNA, si sia potuto stabilire che "quel
cadavere" era proprio quello dello sceicco del terrore, ci lascia
più che perplessi.
3. Inoltre, che si sia fatto sparire immediatamente il cadavere del
presunto bin Laden con la ridicola asserzione che nessun paese lo
avrebbe voluto, e tramite un fantomatico rito islamico, è una
storiella ancor più ridicola, che fa il paio con l'altra favoletta,
quella di non voler mostrare le "raccapriccianti" foto del cadavere.
Due consuetudini che stonano totalmente con gli usi e i costumi
degli americani, e del resto avendolo costoro ucciso, non si vede
cosa altro più avrebbero potuto temere in termini di ritorsioni e
vendette.
Solo questo, quindi, basta e avanza per ritenere che siamo in
presenza della ennesima montatura "all' americana".
Ragionando invece in termini politici, è evidente che gli USA, prima
o poi, dovevano far effettivamente morire il bin Laden ed hanno
scelto questo momento, dove è in atto un totale e cruento,
ribaltamento in tutto il mondo arabo, perché questa impresa, di per
sé stessa, enormemente gonfiata dai mass media mondiali, avrà un
forte impatto nell'orientare tutte quelle situazioni incerte verso
il "più forte", ovvero gli occidentali.
La morte di bin Laden permette poi di rilanciare alla grande la
vicenda degli attentati dell'11 settembre, a cui oramai non credeva
quasi più nessuno, neppure in America, contornandoli con quel dovuto
gran chiasso e euforia emotiva, tale da consentire di avallare la
loro esecuzione da parte di terroristi arabi.
Ma degna di attenzione è anche la deduzione espressa da Thierry
Meyssan, ovvero quella che molti elementi del fondamentalismo
islamico, da sempre utilizzati dai servizi segreti americani, come
al tempo della lotta dell'Afganistan contro i sovietici, e impiegati
per tantissime operazioni false flag, sono ora in prima fila per
cooperare con operazioni sporche contro la Libia di Gheddafi e già
si prospetta contro il governo siriano. Per meglio strumentalizzarli
era necessario far sparir di scena definitivamente e ufficialmente
il presunto capo di Al Qaeda. |
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