Italia - Repubblica - Socializzazione

FNCRSI

quindicinale di informazione e di formazione politica per i Combattenti della Repubblica Sociale Italiana

La pubblicazione è aperta alla collaborazione di tutti gli iscritti alla FNCRSI. È però riservata al giudizio insindacabile della Direzione del periodico l'accettazione del materiale pervenuto. Gli articoli firmati esprimono solo la opinione degli autori e quindi non impegnano la FNCRSI né la Direzione del periodico se non per il giudizio generico di riconoscimento dell'importanza e tempestività dell'argomento trattato e della opportunità che esso venga conosciuto e dibattuto dai Camerati ai quali la pubblicazione è inviata. I manoscritti anche se non pubblicati non si restituiscono. Distribuzione gratuita agli iscritti alla FNCRSI

 Anno III - n° 4 (settembre 1970)

SOMMARIO

 

Scheda bianca

Theodorakis e il PCI

Un caso interessante


 

l'affare

Strage di stato

 

È in vendita un volumetto dal titolo "Strage di Stato" curato dal gruppo: La Nuova Sinistra. Ci dispiace di non averlo potuto scrivere noi. Ma a differenza di molti contestatori alla moda noi dobbiamo lavorare per vivere ed il tempo per mettere assieme una documentazione sufficiente non l'abbiamo. Comunque non serve una documentazione per chi abbia gli occhi aperti sugli avvenimenti politici. I fatti parlano da soli. In questo libello, per la prima volta, qualcuno parla in termini obiettivi della FNCRSI, facendo in succinte parole la nostra storia (chi ha dato le informazioni). Non mancano peraltro notevoli distorsioni, condizionate dalla faziosità, dalla ideologia, dalla incapacità di ampliarsi ad una veduta politica completa, tipica dei marxisti, uomini ad una dimensione. Tra l'altro veniamo chiamati di sinistra. Noi rifiutiamo categoricamente questa catalogazione che è di natura parlamentare e democratica, ed affermiamo con Ortega Y Gas-Set che qualificarsi di destra o di sinistra è uno dei modi che un uomo ha per autoproclamarsi imbecille.

Ma torniamo al dunque: il significato politico degli attentati è evidente.

La copertura di superficie con i palleggiamenti dei sindacati, dei partiti, dei contatti per formare il governo, dell'informazione sia televisiva che della stampa ad alta tiratura, non può mascherare il piano di scuotere la opinione pubblica in favore di una stabilizzazione politica su posizioni moderate di centrosinistra, compromettendo l'estremismo di destra e di sinistra. E ciò non sarebbe niente se riguardasse solo quelle organizzazioni di isterici e più o meno corrotti giovanotti che servono a rendere variopinto questo sistema stagnante e nauseabondo. In realtà, mediante la tecnica già collaudata per i lavaggi di cervello, che è quella della associazione di idee, si può impunemente mettere in cattiva luce, o ricattare con minacce, qualunque gruppo politico agisca fuori e contro il sistema. Secondo quanto si è riusciti, infatti, a far bere alle masse, tutte le brutture di questa nostra vita sociale sarebbero attribuibili a sparuti gruppi di esagitati anarco-fascisti. Come se la CIA o altre pullulanti organizzazioni di spionaggio e controllo, che mantengono costantemente in esercizio diecine di migliaia di uomini, fossero associazioni benefiche. Come se gli scioperi del nostro autunno caldo non fossero serviti a dare un tracollo alla nostra industria a tutto favore di quella, traballante, americana.

Ricordiamoci che gli anglo-americani, i nostri veri ed autentici padroni, sono maestri nell'organizzare uomini che agiscono segretamente nella vita degli altri stati. E ciò permette di salvare la faccia delle garanzie riguardo alla libertà ed alla indipendenza. Peraltro il grado di asservimento della classe politica italiana IN TOTO agli interessi americani e russi è tale che non c'è bisogno di agenti segreti. Ed i nostri lettori ne avranno la riprova fra poco tempo, seguendo le vicende internazionali. Il metodo usato dai nostri politicastri, veri maestri di furfanteria, di vigliaccheria e di cinismo, non è l'attacco o la accusa frontale, la lotta a viso aperto sul piano delle idee o sul valore degli uomini che le sostengono, ma si avvale del ricatto, della diffamazione, della contaminazione a largo raggio, e per far ciò utilizza i suoi servi sciocchi, o meglio, i suoi sicari, i suoi untori. Ovviamente questi ultimi spregevoli personaggi bazzicano nell'ambiente che devono compromettere, da più anni conoscono vita, morte e miracoli di moltissime persone che, trafficando nel bulicame del sottobosco politico, sono facilmente ricattabili e quindi non hanno troppa voglia di rivelare le mene degli untori. Un'ultima cosa: nel libro in questione si parla della attività terroristica, o pseudotale, di un personaggio della RSI. Fermo restando che noi stimiamo moltissimo le doti di coraggio individuale e di capo militare quando un uomo le possiede, dobbiamo aggiungere che questo Capo non è mai stato un fascista, e le sue iniziative attuali, chiaramente orientate a DESTRA su posizioni ancor più conservataci e filo-capitalistiche che non il MSI, non possono che servire molto bene per disorientare e compromettere i combattenti repubblicani. Fermo restando che in politica contano solo i fatti, le dichiarazioni di fede ed i programmi politici sono soltanto specchietto per i fessi.

Riguardo al MSI dobbiamo aggiungere ancora qualcosa. È stato citato come teste al processo per la strage di Milano l'on. Almirante per una frase da questi detta a Montecitorio. In quel discorso il segretario del MSI ha apertamente accusato il ministero degli interni di mettere fra i piedi del suo partito degli elementi provocatori al fine di estremizzarlo e di caratterizzarlo come partito che esercita il terrorismo come prassi di intimidazione. A questo punto se questo partito avesse veramente voluto inchiodare il sistema alle sue responsabilità, con una vasta campagna di stampa e propagandistica, avrebbe potuto far aprire gli occhi a tanti italioti. Ma non è questa la sua funzione. Il MSI deve servire per operazioni tipo Trento, che è una tipica manifestazione del regime, col suo clima da 25 Aprile, col missista nella veste dell'oppressore del popolo, di guardia bianca del capitalismo, che poi viene punito dal sano popolo lavoratore. Tutti gli ingredienti per confondere le acque, per inimicare ulteriormente borghesia e proletariato, a tutto discapito dell'interesse nazionale ed a tutto vantaggio, vedi caso, dei nostri amici russo-americani.

 

 

Elogio degli entusiasti

 

II mondo cammina perché ci sono creature entusiaste: quelle che sanno rinascere ogni giorno dalle loro ceneri, quelle che pongono fervore in ogni cosa che fanno, sia che compongano una sinfonia, raccolgano francobolli o riparino la presa del ferro da stiro.

Perché non è la vera morte che conta, quella fiammata finale che tutto assolve di noi, superandoci. E la piccola morte quotidiana che fa paura. Il coraggio sta proprio nel superare la piccola morte d'ogni giorno, il bilancio modesto d'ogni giornata, con dentro ore di noia, di delusione, di molestia. Sta nell'accettare il risultato d'ogni giorno ed amarlo perchè è pur sempre la nostra vita. Forse domani sapremo fare di meglio.

Intanto continuiamo ad amare i nostri sogni anche se sappiamo che sono sogni, il lievito sottile della speranza che ci fa sorridere perché gli ippocastani sono tornati a fiorire nei viali cittadini ed il mondo continua ad incantarsi (come disse Saba) per «la rima fiore-amore, la più antica difficile del mondo». Certo la più vera e necessaria al cuore dell'uomo.

Ulisse Cantalupo

 

 

Manovre precongressuali

 

 

Si stanno svolgendo all'interno del MSI le grandi manovre, le prese di contatto, le ricerche di mercato, le mene sotterranee in previsione del prossimo congresso. Cercando adesioni sul piano ideologico, le forze opposte si caratterizzano: gli uni come tradizionalisti, gli altri come sostenitori dello aspetto sociale. Gli attributi che queste correnti si regalano, sono a nostro avviso piuttosto gratuiti. Anche perché le due fasi non sono assolutamente antitetiche, come invece vogliono far sembrare coloro che seguono gli scritti di un qualche maestro, alla lettera, incapaci come sono di sentire, di vivere, i princ'pi di fondo da cui scaturiscono quelle idee. Inetti e non intenzionati a realizzarle sul piano politico, nella fase storica che viviamo.

Di fatto, poi, la polemica si dipana nella rissa tra gruppetti, nella ripicca personalistica. Così non si fa della politica, ma si giochicchia, un po' per celia ed un po' per non morire. E la politica cui è costretto il MSI dalla sua collocazione parlamentare non gli permette nessun movimento. Ecco perché correnti e correntucce, lungi dal rappresentare delle autentiche proposte politiche, sono in realtà solo dei divertissements.

 

 

Frescacce

 

È noto -e da circa 2000 anni- che, per i Cristiani la miglior vendetta è il perdono. I Cristiani, tra l'altro, si vantano a parole di innalzarsi non solo nel perdono, sibbene nell'amore per lo stesso nemico, salvo a scannarsi allegramente coi fatti come stanno facendo in Irlanda ed altrove.

E buon prò gli faccia, ma ci pare una grossa frescaccia quella di Almirante che, dinanzi al cadavere del povero Venturini ed al dolore dei familiari dice «Ti vendicheremo cristianamente».

Quando non si ha la "stoffa dei capi" non ci si mette a capo di niente, dice un vecchio proverbio abruzzese.

Frescaccia ancor più grossa (ma non sa fare proprio altro! ) è quella compiuta da Languasco, sempre a proposito di Venturini.

Infatti, egli spedì all'allora presidente del Consiglio il seguente telegramma: «Uccisione operaio genovese Ugo Venturini cittadino esemplare distintosi per atti di solidarietà offende profondamente sentimenti umani et costituisce gravissima violazione libertà civili et politiche alt Direzione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana invoca energico intervento autorità contro responsabili et garanzie tutela libertà costituzionali alt Languasco Presidente Nazionale».

Ci pare lecito pretendere che, mentre ciascuno è libero di "invocare" tutti i "mariani Rumor" che meglio gli aggrada, siano una buona volta lasciati in pace i Combattenti della RSI i quali, da Giovanni Berta in poi, hanno rigettato le tesi di certo cristianesimo fasullo ed oggi sono schierati sia contro gli attivisti della NATO sia contro quelli del patto di Varsavia, poiché è chiaro a tutti che il cosiddetto anticomunismo missista altro non è se non attivismo per la NATO.

A questo punto, soprattutto per il fatto che il nostro bollettino capita spesso nelle mani di persone che non ci conoscono abbastanza, riteniamo opportuno fare qualche precisazione.

Certe nostre prese di posizione potrebbero far pensare ad una nostra vocazione per la critica acida ed unidirezionale. Noi però attacchiamo tutti e tutto del sistema antifascista; sistema del quale il MSI è parte integrante e, se ben guardate, indispensabile.

A prescindere dai molti governi che si sono retti con i voti missisti «non graditi e non richiesti», ne volete un'altra prova?

Ecco che il prode Languasco scopre una lapide, in ricordo delle Ausiliarie Cadute proprio il 2 giugno del c. a.

Credete che in quel mese non era reperibile una ricorrenza migliore, e che, in mancanza di una ricorrenza vera e propria, non sarebbe stato meglio scegliere una data qualsiasi per ricordare degnamente le più belle donne del mondo? E si, proprio le più belle del mondo, visto che non concepiamo altro mondo al di fuori del mondo fascista.

Se vogliono, festeggino pure, il 25 aprile, ma -almeno per decenza- lascino stare in pace le nostre piccole, grandi, splendide giovani, che sono Cadute come poche donne -da che mondo è mondo- hanno saputo immolarsi.

Dateci retta, il MSI ed i suoi ausiliari sono nel sistema antifascista, ci si trovano bene e ci tengono anche a farlo sapere, festeggiando ricorrenze che rappresentano il trionfo dell'antifascismo.

 

 

Per un avvenire pulito

 

«Che cosa vogliono, oggi, la folla indarno sovrana e la minoranza delle vecchie classi dominatrici? Del denaro per un benessere senza spiritualità, dei gradi per una superiorità senza comando».

Alfredo Oriani

 

 I recenti inasprimenti fiscali su consumi decisamente popolari vi danno ancora una volta la misura di una politica economica tesa al rafforzamento del solo nemico del mondo: il capitalismo.

Tali scellerate misure, che dicono adottate nel vostro interesse, in realtà sono interamente volte a consolidare le forze del capitale che sono in gran parte nelle mani degli americani e del Vaticano ed, in ultima analisi, a rinsaldare le catene dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

Ciò viene posto in atto, per altro, sotto gli sguardi attoniti di masse sempre più "condizionate" dalla perversa propaganda di partiti e di sindacati che non rappresentano nulla e nessuno: questi infatti, quando non sono al servizio del Vaticano e della NATO, sono schiavi del Patto di Varsavia.

Al di sopra di sterili rivagheggiamenti di esperienze ormai sepolte nel passato, v'invitiamo a lottare con tutte le forze contro il sistema antifascista, nato dal tradimento e dalla sconfitta militare, per un avvenire pulito e sicuro che preveda, per voi e per i vostri figli:

la definitiva vittoria delle forze del lavoro sul capitalismo (socializzazione delle imprese della Repubblica Sociale Italiana);

La detronizzazione dell'oro e la conseguente sconfitta del giudaismo internazionale (adozione della moneta lavoro);

il rispetto delle nostre tradizioni più nobili, nel contesto di un vero ordine e di una autentica consapevolezza umana e sociale (princìpi fondamentali del Fascismo).

  Condividi