Man mano che passano gli
anni, siamo giunti alla 18ª edizione del nostro Calendario, si fa sempre
più evidente la stretta persecutoria operata dal pensiero unico
dominante nei riguardi di quegli italiani che condividono quei Valori
per la cui difesa tanti giovani e meno giovani combatterono e morirono
sotto le insegne della Repubblica Sociale Italiana.
Ma, nonostante le innumerevoli difficoltà che hanno reso sempre più
difficile una più capillare diffusione di questa opera di testimonianza,
il Calendario, che per tanti anni è uscito in edizione tipografica,
continua al essere pubblicato in edizione elettronica.
Ci auguriamo che il grande uso dei vari mezzi telematici, specialmente
tra i giovani, possa contribuire a far conoscere maggiormente questo
nostro modesto contributo alla verità storica.
Quei combattenti della RSI che nel 1945 avevano 15
anni (ci riferiamo alle Fiamme Bianche della O.N.B. che furono gli
ultimi volontari) se ancora in vita oggi hanno 87 anni. Poi abbiamo
qualche fortunato longevo che arriva ai 90 o li ha superati.
Questa considerazione ci porta a ritenere che oramai gli ex-combattenti
sono rimasti in pochi e che tra qualche anno non ci sarà più nessuno di
loro a testimoniare quella pagina della storia d’Italia.
Assume allora maggior ragione la motivazione, che alcuni di noi hanno
fatto propria nel 2000, di dare vita a questo Calendario della Memoria,
per ricordare tutti coloro che caddero per la difesa del territorio
nazionale invaso dagli eserciti dell'alleanza demo-capitalista.
Questo calendario è un modo indiretto ma eloquente di rispondere alla
"vulgata" resistenziale nel tentativo di rimettere al giusto posto i
tasselli di una parte della storia d'Italia.