IL COMMENTO DI GIORGIO VITALI
È stato di recente recuperato un documento
agghiacciante per la sua laconicità. Vi sono elencati i nomi di
fascisti romagnoli che dovevano essere eliminati.
MOLTI LO SONO STATI.
Questo elenco documenta inoltre la NON casualità di tante uccisioni
avvenute in Padania, nella zona dell'ultima resistenza social
repubblicana. Le persone da eliminare erano elencate sotto forma
ambigua, come dimostra la scritta iniziale, ma il messaggio ai
killers comunisti era chiaro.
Il foglietto da poco trovato documenta anche la sostanziale menzogna
che attribuisce i massacri padani che ammontano a circa 10.000
assassinati dopo la deposizione delle armi, ad una sorta di
ribellione degli italiani, esasperati dalla guerra persa e dalle
sofferenze patite, contro i perdenti, che sono, come sempre, i capri
espiatori di colpe altrui. In questo caso con grande evidenza
storica gli Anglo-Americani. In particolare la Romagna costituiva
una zona da "ripulire", come il Veneto-Venezia Giulia, perchè
avrebbe potuto diventare zona di transito per una eventuale
conquista da parte dell'Armata Rossa proveniente dalla vicina
Yugoslavia. Questa è la ragione più evidente che ha spinto il
partito comunista togliattiano ad intensificare gli attentati ed il
killeraggio di esponenti di spicco del Fascismo Repubblicano durante
il biennio 1943-1945 e durante un anno e più dopo la fine formale
del conflitto.
Giorgio Vitali
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