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Elezioni

Maurizio
 

Che, comunque sarebbe andata, sarebbe stata la stessa cosa, lo sapevamo.

Ce lo indicavano i due programmi fotocopia di Berlusconi e Veltroni, in cui, oltretutto, il primo, per bocca di Frattini annunciava una più decisa politica filo israeliana ed il secondo prometteva che il prossimo ministro degli esteri sarebbe stato un amico di Israele.

E così è stato: neppure poche ore dopo la vittoria elettorale, Berlusconi ha indicato proprio Frattini prossimo ministro degli esteri ed ha annunciato che la sua prima visita, doverosamente, sarà da Olmert in Israele.

Ma qui è successo anche qualcosa di peggio.

Intanto il processo di omologazione della politica e delle Istituzioni italiane verso le grandi democrazie occidentali, bipolari, si è quasi completato ed ha avuto anche l’avallo di una popolazione oramai completamente narcotizzata.

Anche noi, quindi, avremo i falsi conservatori ed i falsi progressisti, all’americana, due facce di una stessa medaglia che si alterneranno al potere nel tempo e renderanno la vita facile ai poteri forti ed al processo mondialista in atto. È finalmente nata la terza repubblica!

È clamoroso poi che scompaiono letteralmente dal parlamento i residui, da tempo moribondi, del comunismo.

Nel 1992 progettarono la Rifondazione del comunismo: al Brancaccio di Roma allestirono un gran baraccone nostalgico con tutti i simboli e i santini del comunismo bene in vista sulle pareti e sbattuti in faccia al traditore Occhetto che aveva relegato la falce e martello in un minuscolo angolino.

Oggi, dopo aver avallato ben due governi Prodi, funzionali all’Alta Finanza anche loro hanno, di fatto, buttato via la falce e il martello dando vita ad una coalizione arcobaleno dove non si capisce che centrino i Luxuria, i verdi, i resti dei radicali, ecc., con il comunismo, la lotta di classe, la dittatura del proletariato, ecc.

Le destre sono morte e sepolte da tempo e non gli è valso niente essersi americanizzate per sopravvivere: prive di cultura, di valori, di uomini di un certo spessore, non possono neppure essere paragonate alla vecchia destra storica italiana di fine ottocento. Tanto sono dedite all’accaparramento di qualche misero posticino nel sottobosco politico, quanto sono prive di alcun significato e contenuto politico.

Il fatto che scompaiono tante piccole realtà politiche e sociali, radicate nel tessuto culturale del paese, se da un lato spazza via molti equivoci e false bandiere, dall’altro semplifica ed accelera l’omologazione italiana nel Nuovo Ordine Mondiale.

Si pensi solo che tra cinque anni, quando ci sarà il cambio politico e probabilmente si alterneranno al potere gli uomini di Veltroni, anche questi potranno intraprendere ogni iniziativa filo israeliana ed ogni impegno richiestogli dagli USA senza più doversi nascondere (per via della pressione a sinistra), dietro le delibere dell’ONU o dietro un linguaggio ipocrita di falsa equidistanza.

I rifondatori comunisti, bene o male, infatti, dovevano indossare un certo vestito, ipocrita e falso, ma pur sempre un vestito di sinistra che li portava a sostenere e difendere le classi deboli, gli oppressi (anche se dedotti da una distorta impostazione ideologica), i popoli aggrediti dall’imperialismo (ovviamente non tutti), ecc. Ora, niente di tutto questo.

Certo, la loro liquidazione potrebbe anche essere vista in positivo, dato che si esce dall’equivoco, ma questo a patto che ci fosse una forza che li sostituisse.

Ma dietro c’è il nulla!

I prossimi governi potranno quindi fare carne di porco della popolazione senza alcuna voce, sia pure ipocrita, di dissenso al parlamento. Le uniche forme di protesta e di denuncia potranno venire da "Striscia la notizia" (il controllore, tra l’altro privato, che si controlla da se stesso!)

Anche per gli italiani la strada verso la Repubblica planetaria è spianata: il pellegrinaggio sarà d’obbligo: il prossimo anno tutti a Gerusalemme (città nella quale dovrà prima o poi essere trasferito il nuovo ONU).

Maurizio