Italia - Repubblica - Socializzazione

.

Chi è causa del suo mal…

Fascisti sempre, neofascisti mai!

 

Maurizio Barozzi  (19 maggio 2015) 

 

SPESSO SI SCONTRANO A MALE PAROLE EX NEOFASCISTI E ANTIFASCISTI.

 

I PRIMI SI INDIGNANO E NEGANO, PERCHÉ GLI ALTRI LI ACCUSANO DI ESSERE STATI DEI REAZIONARI, MANOVRATI DAI SERVIZI E DEI SERVI DELLA CIA.

 

Questo articolo, volutamente, non tiene conto di tanti fattori, per esempio di come avrebbe potuto essere e non è stato il neofascismo, di contingenze e contesti storici che hanno forzato certe posizioni, di aspetti, magari positivi, che hanno ammortizzato i tanti aspetti negativi, e via discorrendo. E non si articola sul complottismo, ovvero sul fatto che i neofascisti furono indotti a certi atteggiamenti per corruzione o tradimento; non è questo il problema

Non tiene conto, di tutto questo, perché la Storia non registra quello che poteva essere e non è stato, il perché o Il percome è andata in quel modo invece che in un altro.

La Storia registra fatti, avvenimenti reali e concreti. Il resto appartiene al regno delle supposizioni e ipotesi o a quello della cronaca nera.

M. B.

 

Spesso i neofascisti si indignano e negano, perché gli antifascisti li accusano di essere stati dei reazionari, manovrati dai Servizi e dei servi della CIA.

Vediamo allora alcuni avvenimenti, che chiunque può verificare nelle cronache del tempo a conferma che oggi non si può che fare propria la esternazione di Vincenzo Vinciguerra: «Fascisti sempre, neofascisti, mai!», e del resto i camerati della Federazione Nazionale Combattenti RSI, ai tempi della nostra militanza nella FNCRSI (dagli anni '60 a tutti gli anni '80), ci dicevano spesso che se il MSI è fascismo, allora noi tutti siamo antifascisti!

E non era un modo di dire.

Oggi tutto questo è relegato alla Storia passata, ma occorre fare chiarezza, perché la Storia sarà spietata ed inchioderà il neofascismo alle sue malefatte, in particolare dall'aver disatteso di difendere gli interessi geopolitici della nazione e la sua indipendenza (ragion d'essere per la quale nacque il fascismo).

Per salvare l'immagine storica, la memoria del Fascismo, non resta altro che dimostrare la difformità, netta e assoluta, l'antitesi tra fascismo e neofascismo, proprio per non coinvolgere e confondere il primo con il secondo.

E non stiamo parlando di ideologie, quelle in questo caso lasciano il tempo che trovano, e comunque il fascismo ha sempre avuto eterogenee posizioni ideologiche e politiche, ma parliamo di politica in senso stretto, di posizioni prese, di atti compiuti, di fatti e misfatti che nessuno potrà più cancellare. In tal senso non stiamo neppure parlando di singoli militanti, ma di partiti, gruppi politici e loro dirigenti che hanno perseguito determinate politiche.

Riportiamo qui appresso solo i fatti appurati e confermati, e sorvoliamo su tanti episodi bombe e bombette accollate ai neofascisti con sentenze passate in giudicato, reo confessi, colti in fragrante, collusioni con cosche mafiose, ecc., per non appesantire il discorso.

Vi risparmiamo la ignobile collezione del Secolo d'Italia, e vi risparmiamo anche tanti scontri, incidenti, tutto nella demenziale attitudine dell'anticomunismo (come se fossimo ancora nel 1919 e non in una nazione colonizzata!), tante manifestazioni, iniziative pro guerre americane, pro NATO, che in ogni caso restano a vergogna del neofascismo.

La Storia non sorvolerà su niente, sarà spietata nei confronti dei neofascisti, tanto che se oggi come oggi, si chiede a persone semplici, meglio se non politicizzate, cosa sia il fascismo, queste in larga maggioranza, vi indicheranno la reazione, il conservatorismo e molti accenneranno ai "bombaroli neri". E tutto questo non è solo frutto della propaganda antifascista.

Il nostro excursus storico, si chiuderà con l'arrivo degli anni '70, quando in Italia cambiarono certe strategie di piazza, i neofascisti vennero scaricati dagli apparati che li proteggevano, e sebbene rimase la loro scellerata politica reazionaria e filo atlantica, non è oggi possibile stabilire a chi accollare tante successive nefandezze, anzi dal quel momento i neofascisti, divennero più vittime che carnefici.

Come noto, infatti, con gli anni '70, il Watergate in USA e i cambiamenti della politica americana, la nuova strategia di buttare a mare i neofascisti e spingere il nostro paese verso cambiamenti progressisti a cultura neo-radicale, non solo misero i neofascisti, in mezzo ad una strada, ma questi vennero poi anche criminalizzati, spesso incolpati ingiustamente di ogni misfatto, da una magistratura e da mass media, a cui faceva comodo avere questi capri espiatori. e più che altro ci rimisero i giovani che con il precedente periodo, non avevano nulla a che fare. Ma anche questi giovani, volenti o nolenti, avevano oramai subito una mutazione genetica, per la quale avevano inglobato e mutuato, molte delle tematiche di destra che nulla avevano a che fare con il fascismo repubblicano. Bisognerà attendere gli anni '90 per constatare che anche in questa area emergeranno impulsi divergenti dalla reazione e dall'anticomunismo viscerale ed idiota, posizioni indipendenti, nuovi fermenti culturali, e una decisa emancipazione dal filo atlantismo. Non indifferente era anche il fatto che, grazie agli Dei, il MSI, la causa di ogni male e malaffare stava oramai crepando.

 

BREVE CRONOLOGIA

 

Partiamo da lontano. Documenti USA desecretati attestano un rapporto dell'OSS intitolato "Il movimento neofascista - 10 aprile 1946, segreto": «I neofascisti intendono stabilire un contatto con le autorità americane per analizzare congiuntamente la situazione del paese. La questione politica italiana sarà quindi collocata nelle mani degli Stati Uniti». Non si perderà tempo, visto che gli stesi documenti indicano che prima del maggio 1947 sbarcarono in Sicilia una pattuglia di uomini della ex (veramente ex!) Decima Mas, fatti addestrare dal capo J. J. Angleton. Che operazioni andarono a fare in Sicilia, dove già operava la Mafia a pro degli statunitensi?

 

· La sionista Ada Sereni tramite Nino Buttazzoni, ufficiale, uomo di Borghese, ottiene specialisti per addestrare gli israeliani ad incursioni in mare. Il 22 ottobre 1948 gli israeliani così addestrati e con l'ausilio di uomini della ex Decima Mas affondano nel porto di Gaza, tramite barchini esplosivi, la nave ammiraglia egiziana Emir El Farouk.

 

· Tra il 1946/'47, elementi terroristici ebraici ebbero, da Pino Romualdi, attraverso i FAR, la disponibilità di esplosivo da loro utilizzato in attentati a Roma contro i britannici. In uno di questi perderanno la vita anche due italiani. Da notare i contatti e la fiducia degli israeliani in Romualdi, che era anche latitante e di cui, evidentemente sapevano di potersi fidare!

 

· Dal 3 al 5 maggio 1965 si tiene a Roma un convegno all'hotel Parco dei Principi, organizzato dall'Istituto Pollio e sotto il patrocinio dello Stato Maggiore (finanziato dall'ufficio Rei del SIFAR), vi partecipano vari esponenti politici, industriai, del giornalismo e militanti neofascisti, di destra generica, e ambienti militari.

 

·   A giugno del 1965 un gruppo eterogeneo di dirigenti destristi e neofascisti crea il Comitato italiano per l'Occidente. Intenderebbe proporre giovani anticomunisti che si contrappongano a eventuali comunisti che vadano a sostenere anche militarmente i rossi in ogni parte del mondo. Di queste truppe cammellate pro USA non ne partirà neppure uno.

 

·  Arturo Michelini, segretario del MSI, a un convegno di partito, nel febbraio 1966 dichiara: «Il Movimento Sociale Italiano non può non tener conto che l'America sta oggi pagando questi errori con il sangue dei propri figli in difesa dell'Occidente ...», Gli fa eco, "il Borghese" di Mario Tedeschi del 17,11.1966: «Siamo diventati antiamericani? Soltanto gli sciocchi possono dirlo ... In realtà, noi siamo "antiamericani" quanto lo è il Generale Westmoreland, comandante in capo del Sud Vietnam, il quale non riesce a far capire ai suoi superiori "politici" che la guerra si potrebbe vincere. Siamo «antiamericani» quanto lo fu Mac Arthur allorchè Truman gli impedì di fermare i cinesi alle porte della Corea lanciando l'atomica... Siamo "antiamericani" quanto lo è Goldwater, il quale viene considerato da metà del suo Paese un folle guerrafondaio ...».

Ma non meno speranzoso è il 25 gennaio 1967, il foglio di Ordine Nuovo "Noi Europa" che scrive, chiedendosi: "Nasceranno i centurioni americani dalla guerra nel Vietnam?" Anni dopo, gli "eroici centurioni", speranza dei neofascisti, dovranno fuggire dal Vietnam, umiliati e sconfitti. Gianfranco Fini dirà che a quei tempi, vedendo il film Berretti Verdi, diventerà neofascista: buon sangue non mente!

 

· Il 21 aprile 1967 in Grecia, con un colpo di Stato, pilotato dagli ambienti NATO, prendono il potere i cosiddetti Colonnelli greci. Immediatamente il MSI e altri al tempo esterni al MSI, come la Rivista "Il Borghese" e Pisanò, inneggiano al Golpe made CIA e auspicano lo stesso Golpe per l'Italia. Ai neo fascisti, resta oramai solo la speranza di un Golpe militare, che ovviamente sarebbe anti italiano vista la subordinazione delle FF.AA alla NATO.

 

· Il 25 aprile 1967 ci sono a Napoli, incidenti fra missisti e militanti di sinistra che manifestano contro la guerra americana al Vietnam ed il colpo di Stato in Grecia di pochi giorni addietro. Un alieno, sceso sulla terra, ne dedurrebbe che i neofascisti sono degli anti italiani, al servizio dei loro occupanti.

 

· A Giugno del 1967 gli israeliani aggrediscono i paesi arabi, razziando ulteriori terre e procurando centinaia di migliaia di profughi. Il leader dei Giovani Nazionali del MSI, Giulio Caradonna, offre alle autorità israeliane la protezione dei suoi militanti contro eventuali attacchi da parte dell'estrema sinistra. Il vizio del servo non si perde mai!

 

· Nel 1966 Pino Rauti (sotto lo pseudonimo di Flavio Messala) e con la partecipazione di Guido Giannettini ed Edgardo Beltrametti elabora un pamphlet "Le mani rosse sulle forze armate". Anni dopo il generale Giuseppe Aloja ammetterà di aver pagato a suo tempo Pino Rauti per quel famoso libello. Ovviamente questi neofascisti si preoccupano di fantomatiche "mani rosse" sulle forze armate, non delle mani statunitensi che effettivamente controllano le FF.AA. subordinate alla NATO.

 

· A luglio 1967, il neofascista Guido Giannettini, viene posto alle dipendenze dell'ufficio di sicurezza interna (D) del colonnello Enzo Viola (capo del SID è l'ammiraglio E. Henke). Tanto, non può che dare tanto.

 

· Il 1 febbraio 1968 una nota informativa di Armando Mortilla, confidente di Ordine Nuovo "Aristo" per gli Affari Riservati, segnala che a fine gennaio era giunto a Roma e si era incontrato con esponenti di destra il capo dell' Aginter Presse (una agenzia di stampa di Lisbona dietro la quale si celavano attività internazionali destabilizzanti della CIA) Yves Guillou, alias Yves Guerin Serac.

 

· A metà marzo 1968 a Roma, i missisti dietro i soliti deputati Caradonna, Anderson (si farà vedere anche Almirante), ecc., portandosi i soliti picchiatori, tornano all'Università da dove erano stati cacciati, e dove gli studenti manifestano contro il Sistema. Assaltati a loro volta, dovranno barricarsi dentro la facoltà di Legge, tirando banchi e oggetti dalle finestre; resterà seriamente ferito, tra gli altri, Oreste Scalzone. Gli incidenti, volutamente ripropongono ad arte il classico clima antifascismo/anticomunismo, tanto caro al sistema.

 

· Il 16 aprile 1968, organizzato anche da Pino Rauti, si intraprende il famoso viaggio in Grecia al quale partecipano una cinquantina tra dirigenti, studenti ed attivisti di destra, compresi agenti e spioni sotto copertura (alcune fonti fanno ascendere a circa 200 i partecipanti). Il viaggio è in occasione dell'anniversario del golpe dei colonnelli. Sembra che il SID contribuì alle spese e ne agevolò l'organizzazione grazie ai buoni rapporti con il KYP il servizio dei colonnelli.

 

· Il 27 febbraio 1969 è a Roma il presidente americano Richard Nixon, lo accompagna anche Henry Kissinger. Sono accolti da violente manifestazioni antiamericane. Ma ad accogliere Nixon arrivano i servi: Il Secolo d'Italia del MSI, imbratta una pagina con l'ignobile e servile scritta bilingue: «Attenzione Nixon! L'Italia si prepara a tradire gli impegni atlantici sottoscritti con gli Stati Uniti». Gruppi di attivisti missisti sono mandati ad inneggiare a Nixon. Si riproporrà successivamente, oltre ogni decenza, il Segretario Gen. della CISNaL, il missista, Gianni Roberti con il suo: Messaggio al Presidente americano Nixon: «Sig. Presidente, mi è gradita l'occasione della sua venuta a Roma per rinnovarle l'assicurazione che i lavoratori della CISNaL (ma quali lavoratori, chi e dove sono?! N.d.A.) apprezzano profondamente i propositi di pace che sono alla base della sua venuta in Italia e negli altri paesi europei».

 

· Il 25 aprile 1969 a Milano, scoppiano due bombe incendiarie alla Fiera campionaria e all'ufficio Cambi della stazione ferroviaria centrale. L'8-9 agosto 1969 sono compiuti, contemporaneamente, altri 10 attentati a convogli ferroviari, due dei quali falliti. Si totalizzano circa 12 feriti. Per questi attentati saranno condannati, con sentenze passate in giudicato, anche i neofascisti Franco Freda e Giovanni Ventura.

 

·  Il 28 aprile 1969 ad Agrigento, militanti del MSI si scontrano con i partecipanti ad un corteo di protesta contro la NATO. Di fatto il MSI è contro l'Italia e dalla parte dei suoi colonizzatori, non bastando il suo anticomunismo a legittimare questi atteggiamenti.

 

· L'11 maggio 1969, una relazione del SID informa di una riunione fra Borghese e gli armatori genovesi, avvenuta il 12 aprile 1969: "Il comandante Borghese, nel corso di una riunione con esponenti del mondo armatoriale genovese, ha deciso la costituzione di 'gruppi di salute pubblica' per contrastare -anche con l'uso delle armi- l'ascesa al potere del PCI".

 

· Il 5 novembre 1969, il ministero degli Interni e il suo ministro, Franco Restivo, annotano che elementi del 'Raggruppamento giovanile', della 'Giovane Italia', del 'Fuan' e del 'settore Volontari' del MSI, stanno rassegnando in massa le dimissioni, ufficiosamente, per organizzarsi fuori dal partito senza mettere in mezzo il partito. Armando Mortilla, ovvero il confidente 'Aristo' afferma che queste dimissioni sono "tutte allo stesso modo, vale a dire trasmesse con lettere raccomandate". Ma come sono preveggenti questi neofascisti!

 

· Il 7 novembre 1969, «A Viareggio si svolge presso lo studio dell'avvocato Giuseppe Gattai una riunione che raccoglie Adamo Degli Occhi, Carlo Fumagalli, l'ammiraglio della riserva Giuseppe Biagi, il missino Franco De Ranieri, Raffaele Bertoli ed altri ancora che ritroveremo puntualmente nelle tappe successive della 'strategia della tensione'. La riunione è patrocinata, dirà Adamo Degli Occhi al giudice istruttore di Brescia Giovanni Simonida, da Amintore Fanfani e Randolfo Pacciardi ai quali, evidentemente, una manovalanza solo missina non basta, gliene serve altra qualificabile di centro e magari con un passato di partigiano 'bianco' come Carlo Fumagalli, notorio terrorista legato al ministero degli Interni e ambienti CIA. Nasce così la "Lega Italia unita" ufficialmente apartitica. Di cosa si è parlato nel corso della riunione, lo rapporta una 'fonte confidenziale' alla polizia il 24 marzo 1970: "Si sarebbe esaminata l'opportunità di compiere azioni di forza, non esclusi attentati" e Carlo Fumagalli si sarebbe attivato impegnandosi a raccogliere armi "appoggiandosi ad un deposito militare della zona"».

 

· Tra il 7 e il 9 novembre 1969 si svolge a Roma una manifestazione a carattere internazionale "per l'Europa Nazione" (tutta da ridere questa Europa nazione di mamma America!) organizzata dal MSI e da "Convergenza occidentale". Vi partecipano portoghesi, greci, svizzeri, spagnoli, francesi, svedesi e numerosi esponenti dei paesi dell'Est, insomma tutto il merdaio del conservatorismo europeo, minoritario e prono agli USA.

 

·12 dicembre 1969 scoppiano Bombe alla Banca nazionale dell'Agricoltura a Milano e Roma: 17 morti e 88 feriti. Chi l'ha messa? Nessuno: Il 1969 registra ben 26 attentati dinamitardi, ma la strategia della tensione, non esiste, no?

 

· Lo stesso 12 dicembre 1969 a Roma, in via Nazionale, a sera, qualche ora dopo gli attentati, militanti del MSI distribuiscono volantini con l'invito alle "Forze armate a ristabilire l'ordine". A sera partono da varie località italiane, tutti spesati, militanti del MSI e di Ordine nuovo, diretti a Roma per partecipare alla manifestazione indetta per il 14 dicembre e preceduta da una riunione dei quadri per il 13 dicembre. Grossi incedenti e un bel bagno di sangue, che forzasse la proclamazione di uno stato di emergenza e magari la messa fuori legge del PCI, farebbe proprio comodo a vari cialtroni di destra, da sempre falliti, per sperare di recitare un piccolo miserabile ruolo di servi. Ma ahimè per loro, Il 14 dicembre 1969 il ministro degli Interni vieta la manifestazione nazionale, indetta dal MSI, essendo chiara la provocazione con fini cruenti.

 

· Il 26 gennaio 1970 il principe Junio Valerio Borghese capo del "Fronte nazionale", viene ricevuto senza alcun comunicato dall'ambasciatore americano in Italia, Graham Martin.

 

· La notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 si inscena la farsa del cosiddetto Golpe Borghese a cui il Fronte Nazionale brigava da almeno due anni. I neofascisti, che speravano di fare i lacchè a reazionari ed americani, si ritrovano invece sputtanati nel film di Monicelli: "Vogliamo i colonnelli".

 

E qui terminiamo il nostro riduttivo e parziale spaccato temporale di quegli anni.

PS: si pregano eventuali epigoni neofascisti, di risparmiarci obiezioni e spiegazioni. Si chiudano almeno in un dignitoso silenzio.

LA STORIA NON LI PERDONERÀ.

 

 Maurizio Barozzi     

 

Condividi