Italia - Repubblica - Socializzazione

 

Il grande inganno

Storiella numero 1 - La cronaca

 

Prassard 

   

Oberammergau


Oberammergau, linda cittadina della Baviera. Dicembre 1954.
Guido Roeder, appassionato di arti grafiche, conserva nello scantinato una vecchia Linotype con la quale si diverte a stampare graziosi calendari.
In tiratura ridotta e formato tradizionale, le pagine dei dodici mesi riproducono sulla carta patinata scenari alpestri e gli affreschi delle case bavaresi, recando messaggi di ottimismo per l'anno che sta per nascere e auguri di miglior sorte per la futura Germania.
Il centro destra di Konrad Adenauner continua ad amministrare la RFT sotto l'egida del governo di occupazione, mentre il marco tedesco si rivaluta, con dispetto di Wall Street, dove peraltro son note le prospettive nel medio termine del piano Marshall, di più estesa e lungimirante influenza.
Guido Roeder ha buona fama in città (i suoi calendari vanno a ruba). Anche se qualche noia gli ha arrecato la pagina di Aprile dell'ultima serie, sulla quale si ammirano splendidi scorci di Berteschgaden e il "nido dell'aquila", dove Adolf Hitler trascorrendo i week end in compagnia di Eva Braun, avrebbe progettato olocausti e scrutato, oltre le cime di quota 2000, il miraggio di svastiche, sparse ovunque per il mondo.
Il tipografo bavarese è comunque entusiasta, perché con le vendite dei calendari ha messo insieme un piccolo gruzzolo, grazie al quale inizia a stampare a proprie spese 10.000 copie di un libro, che non solo il pubblico della Baviera troverà interessante.
I primi esemplari freschi di stampa sono distribuiti nelle librerie di Oberammergau e nel resto della regione. Qualcuno pensa che nella Germania libera un libro venduto in provincia e il messaggio del suo contenuto (verità o menzogna che sia) abbiano il tempo di proporsi all'attenzione di pubblico e critica.
Ma non è così.
Alcuni giorni trascorrono e mezzi blindati delle Forze di occupazione sconvolgono le strade della tranquilla Oberammergau, convergono verso lo scantinato del Roeder e lo cingono d'assedio. Entro qualche mese la RFT aderirà alla NATO, ma i foschi presagi del piano Morgenthau sembrano di nuovo nell'aria.
Un ufficiale con tanto di elmetto, senza dare spiegazioni, interroga il tipografo:
«Quante sono le copie del libro e dove si trovano?»
Roeder impallidisce, blatera decine di volte «Varum?», senza avere risposta.
Soldati in tuta mimetica caricano le copie del libro su due camionette.
Roeder firma una dichiarazione attestante che non ne esistono altri esemplari, mentre una squadra di forzuti agenti della Military Police s'incarica di distruggere, a colpi di mazza, le matrici dell'impaginato e la vecchia "Linotype". A ritirare in fretta le copie presenti in libreria e a disporne il sequestro ci pensa un magistrato, il cui nome è tutto un programma: Izrael Katz.
Il titolo del libro (in versione tedesca) forse basta a spiegare le ragioni di tanto trambusto?
"Die Geheimnisse der Federal Reserve" ("I Segreti della Federal Reserve").

 


[O, per intenderci, oggi: come si persegue legittimamente l'interesse privato a totale spesa e danno della cosa pubblica]
Il motivo che giustificherebbe il provvedimento è il seguente: il contenuto del libro è di chiaro stampo antisemita e in contrasto con una legge della Germania Federale che vieta ogni manifestazione, verbale o scritta, di pregiudizi razziali.

In soccorso del Roeder e a tutela del proprio lavoro, interviene da Washington l'autore del "manoscritto", Eustace Mullins, che inoltra istanza al governo tedesco federale e chiede il dissequestro del libro, sostenendo che in esso non vi è nulla di antiebraico.
Ma invano.
Mullins insiste. Il giudice Katz risponde, dichiarando che il Tribunale della Germania Federale è incompetente a giudicare il caso, poiché il sequestro del libro sarebbe stato eseguito applicando una norma del Governo d'occupazione.
Mullins dovrà dunque appellarsi al Governo degli Stati Uniti, il quale, interpellato, risponderà che la Germania Ovest ha riacquistato autonomia e libertà (d'informazione?) fin dal 1953. Interessante! Un "runaround" (per usare il termine di Mullins), irrispettoso e non certo chiarificatore.

Ma la storia non finisce qui; a porvi termine sarà il fuoco "purificatore".
La vicenda di Oberammergau finisce infatti sul rogo.
Qualche anno più tardi, a Monaco di Baviera, le 10.000 copie di "Die Geheimnisse der Federal Reserve", poste sotto sequestro, vengono bruciate. Se ne incarica tale Otto John, funzionario del Governo Federale, eseguendo l'ordine del giudice Izrael Katz, il quale a sua volta segue i suggerimenti della ADL, l'Anti Defamation League, affiliata dell'Organizzazione Sionista Mondiale.
Heinrich Heine, decadente poeta della transizione germanica, scriveva che
«Dovunque si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini».
Aforisma spesso citato dopo il grande falò dell'Operaplatz di Berlino, dove il 10 maggio 1933, Goebbels suggerì a Hitler di bruciare montagne di libri mandando in fumo la cultura tedesca.
Nel 1961 a Monaco di Baviera si brucia il libro di Mullins, ma nessuno lo sa.
"I Segreti della Federal Reserve" restano … segreti.
Fino al 1983, quando la Bridger House di Carson City pubblica qualche migliaio di copie dell'edizione aggiornata.
I tempi sono cambiati? Forse.
Così almeno avrebbe fatto pensare Lindon B. Johnson nel '66, quando firmò il Freedom of Information Act, (alias FOIA), legge sulla libertà d'informazione, destinata, come si vedrà, a fare in modo che il mistero dei dischi volanti resti tale.

 

George Soros


Più tardi si avrà conferma (ma ce n'era bisogno?) che l'alchimia economica di George Soros è un perfetto riflesso di quella politica, solitamente praticata dalla "Serious Minority" (vedi "Open Conspiracy" di H. G. Wells),

 

 

per controllare "New York Times", "Washington Post" e il grado di acidità degli inchiostri americani (troppo basso per sostenere le frottole del rapporto Warren).
Oggi una singola copia di "The Secrets of The Federal Reserve" si può ottenere soltanto … su ordinazione (Provare per credere!). Tuttavia, sempre oggi, l'intero testo (inglese) è scaricabile da Internet!
Non si è mai vista comunque un'edizione italiana del libro di Mullins.
Perché nel nostro Paese convenzione e prudenza ci risparmiano il puzzo del rogo?
O perché ai nostri "Internauti" i segreti della Federal Reserve interessano fino a un certo punto? Chissà se la sinistra equazione di Heine (in versione aggiornata) è ancor oggi tragicamente attuale?
.

Prassard     

Condividi