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http://socialismonazionale.wordpress.com/2012/06/02/il-peccato-originale/

  

Il peccato originale

Stelvio Dal Piaz       
 

Il Convegno organizzato da "Socialismo Nazionale" con il contributo di Sinistra Nazionale e quotidiano "Rinascita" e altre componenti del lavoro e della società civile, ha dato modo ed occasione agli «sciancati della storia» (come li definiva il buon Paolo Signorelli!), ai saccomanni della politica politicante, agli eunuchi della dignità e del carattere, e -ovviamente- «con licenza de li superiori», di vomitare i soliti luoghi comuni patrimonio linguistico di un antifascismo becero, ignorante e privo di idee, afflitto da un complesso di inferiorità  nei confronti dello straniero evidenziato dalla classica sindrome definita «libidine di servilismo».

Se questi «eroi urlanti alla luna» avessero avuto qualcosa da dire nel merito dei contenuti del convegno, sarebbero dovuti intervenire e noi -da parte nostra- avremmo volentieri accettato il confronto dialettico sulle idee e sulle proposte. Questo rifiuto pregiudiziale al confronto  denuncia una sola cosa: loro e i loro "superiori" sono soltanto nostalgici della guerra civile.

E qui scatta automaticamente il ragionamento biblico della "religio resistenziale" sul "peccato originale". Infatti, dopo le accuse più infamanti rivolte al movimento politico "socialismo nazionale" secondo il rituale consolidato, dopo la lunga serie di delitti gratuitamente attribuiti, dopo l’elencazione di sigle ed episodi lontani e recenti che non ci appartengono, ecco giungere la prova provata di tutti i misfatti: Stelvio Dal Piaz (che per la verità, prendete nota, non è il presidente del sodalizio), è un "repubblichino".

Ebbene si, lo confesso, sono un volontario della RSI che ha combattuto fino all’ultimo in divisa italiana, sotto Bandiera italiana contro gli anglo-americani e le loro truppe coloniali e anche contro i mercenari al soldo del nemico. Si perché, i vostri "nonnetti", cari antifascisti della sesta giornata, erano al soldo delle plutocrazia mondialista, quella stessa che sta strangolando popoli e nazioni europee attraverso la speculazione e l’usura, come dimostra un documento inoppugnabile di cui vi riporto il punto 5):

 

«Durante il periodo di occupazione nemica dell’alta Italia, verrà dato al C.L.N.A.I., insieme con tutte le altre organizzazioni antifasciste la massima assistenza per far fronte alle necessità dei loro membri, che sono impegnati nel contrastare il nemico nel territorio occupato; un’assegnazione mensile non eccedente i 160 milioni  mensili di lire verrà conferita per conto del Comandante Supremo Alleato per far fronte alle spese del C.L.N.A.I. e di tutte le altre organizzazioni antifasciste. Sotto il controllo del Comandante in Capo A.A.I. tale somma sarà attribuita alle zone sottoindicate  nelle proporzioni sottoindicate: Liguria 20, Piemonte 60, Lombardia 25, Emilia 20, Veneto 35.

                                                            Omissis

F.to Generale Comandante  Supremo Alleato Maithland Wilson

Per il C.L.N.A.I. Pietro Longhi, Maurizio, Mare, Sogno (nomi di battaglia) in chiaro Pizzoni, Parri, Sogni, G. C. Paietta

 

E allora, come la mettiamo? Chi è il titolare del "peccato originale"?  È ormai acclarato che con il secondo conflitto mondiale  le cosiddette "grandi democrazie" hanno clamorosamente e sanguinosamente dimostrato la loro volontà predatoria e la loro incapacità a risolvere i problemi che travagliano la società contemporanea.

Quanto accaduto nel mondo dal 1945 in poi (guerre, aggressioni, predazioni, sconvolgimenti economici, ecc.) ha rivelato un dato certo della politica delle nazioni vincitrici della 2ª Guerra mondiale: l’egoismo predatorio e insaziabile con il rischio di precipitare l’umanità nell’apocalisse di un terzo conflitto mondiale. Le plutocrazie usuraie si rifiutano di ammettere che il loro mondo, con tutti i falsi valori che lo caratterizza volge ormai al tramonto e che «c’è qualcosa di nuovo nell’aria, anzi d’antico» che sta nascendo dalla coscienza dei popoli e dalle esigenze spirituali e sociali delle nazioni.

Il sottoscritto "repubblichino", in tempo non sospetto riguardo al convegno di Crema, scrisse un articolo  dal titolo: "COMPAGNO, DOVE SEI?". L’articolo si chiudeva con la domanda iniziale  e aggiungeva: "COMPAGNO, CON CHI STAI?". Vista la mobilitazione dei cosiddetti compagni cremaschi contro un convegno in cui si denunciano le malefatte dei "camerieri dei banchieri usurai", abbiamo capito che essi stanno ancora una volta con il nemico dei lavoratori e della Nazione.

Prosit!

Stelvio Dal Piaz     

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