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da napoLibera

 

Quirinale 2010 come Budapest '56?

Non votare, è bello!

 

napoLibera  (15 novembre 2010) 

 

Sono passati esattamente 56 anni, proprio in questi giorni...
Il 23 ottobre 1956 una enorme massa di popolo ungherese scende in piazza a Budapest per reclamare: libere elezioni!
L'Ungheria infatti è dominata da una dittatura comunista, a due teste di un medesimo serpe: loro nomi sono Erno Geroe e Mathias Rakosy.
Il primo era Segretario del PC ungherese (anche lì, anche allora, sotto falso nome di "POSU"), ed il secondo Capo del Governo.
ENTRAMBI RIGOROSAMENTE, SECONDO TRADIZIONE COMUNISTA, NON-ELETTI DAL POPOLO SOVRANO.
Ma designati da una nomenklatura estranea e nemica al popolo magiaro.
Anche lì, anche allora.
La risposta alla richiesta dei manifestanti fu il fuoco della polizia segreta, una DIA dell'epoca, che fece decine di morti.
La rivolta si infiammò ancor di più, e i rivoluzionari riuscirono ad estromettere i due orrendi tiranni dai palazzi del potere, con tutta la congrega.
Dopo due settimane di scontri ed illusioni, E LA NASCITA DI UN GOVERNO PROVVISORIO CHE DOVEVA INDIRE LIBERE ELEZIONI, finalmente il Partito Comunista Ungherese, sotto nome di "POSU", chiese ed ottenne l'intervento, per domare l'insurrezione elettorale, dei carri armati di Nikita Kruscev, il «boia preferito dal "New York Times"» (secondo una battuta dell'epoca), che tanto lo aveva sostenuto nello scontro di potere interno all'URSS, dopo la morte di Stalin.
Nikita Kruscev era il criminale di guerra che a capo di un reparto speciale del NKVD (la polizia segreta sovietica) aveva fatto massacrare, a Katyn, migliaia di ufficiali polacchi nel 1940, nascondendone i resti dentro le famigeratissime "Fosse di Katyn".
Quindi, nei circoli finanziari più "liberal", di Wall Street e dintorni, era diventato "l'eroe della destalinizzazione", per avere addossato al solo Stalin i crimini del sistema comunista nel suo complesso: la strategia del "capro espiatorio", per poi salvare l' intero gregge...
I carri armati stroncarono la rivolta nel sangue, penetrando in Ungheria il 4 novembre successivo, in un'alba freddissima e tragica...

«Non le avrete mai» … ghignarono gli "oligarchi" della nomenklatura straniera e nemica al popolo magiaro, anche lì, anche allora, una volta restaurati al potere. E così fu, per decenni e decenni...
Tra i più accesi nell' esaltare "L'AIUTO FRATERNO" dei carri armati di Kruscev, ci fu un giovane dirigente di primissimo piano del Partito Comunista Italiano, Giorgio Napolitano, che esclamò, deprecando pubblicamente i patrioti ungheresi:
«Il popolo si governa dall'alto dei palazzi e dal basso delle congreghe, il voto libero non si deve concedere. Mai, per nessuna ragione».

Sono passati 56 anni, e Giorgio Napolitano si trova al sommo della collinetta, titolare di un potere al quale non è stato mai eletto dal popolo: proprio come i colleghi, Rakosy e Geroe, che allora difese così appassionatamente contro il popolo che chiedeva «LASCIATECI VOTARE».

Nel neo-sfascismo parlamentare di gruppi manovrati da mano straniera bene identificata, come allora a Budapest, anche a Roma si affaccia la richiesta: contro ogni ribaltone deciso dall'alto, per un governo eletto democraticamente,
«LASCIATECI VOTARE LIBERAMENTE».
Che farà allora, Giorgio Napolitano?
Concederà longanimamente dall'alto LIBERE ELEZIONI... Oppure, come allora, cercherà nuovamente di impedirle?
E, se del caso, quali "carri fraterni", invocherà ancora in aiuto della dittatura?

Anche qui, anche ora: NON VOTARE È BELLO!
 

napoLibera
 

la NOTA di Giorgio Vitali


L'ottimo intervento di napoLibera ci conforta nelle nostre vecchie diagnosi.
Ci sono uomini, o pseudo-uomini, per tutte le funzioni. Uno di questi è sicuramente il Napolitano. Un altro è sicuramente Gianfranco Fini. Sono persone che "devono garantire" l'ordine amerikano.
In cosa consiste questo ordine? Grosso modo riteniamo che consiste nel rispondere «Sissignore» alle telefonate dell'ambasciatore USA e dell'ambasciatore di Israele. E chiamare a mantenere l'Ordine le truppe NATO di stanza in Italy.
E tuttavia, anche questi "cultori dell'ordine" hanno i tempi limitati perchè, come dimostra la Storia (vera) d'Italia, i tentativi di "liberazione" dal giogo yankee, dal '45 ad oggi, ci sono sempre stati. E con una frequenza impressionante.
Ed oggi le cose "per loro" vanno sempre peggio. Attendiamo gli eventi.

 

Giorgio Vitali