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Romagnoli sionista

Romagnoli si gioca la carta sionista per essere rieletto?

 

Movimento Nazional Popolare   

 

Ci domandiamo tutti come mai i militanti della Fiamma possano accettare le dichiarazioni di Romagnoli !
E intanto i palestinesi di Gaza subiscono la pulizia etnica israeliana!


Stimolato da un recente articolo del sempre interessante Maurizio Blondet ("In Europa si può essere un po' nazisti. Non tutti però…", pubblicato sul sito www.effedieffe.com l'11 dicembre scorso), in cui commenta l'accorato appello a tutti i parlamentari europei di un docente di fisica teorica presso l'Università di Lovanio (Belgio), Jean Bricmont, teso ad evitare l'approvazione di un nuovo protocollo di collaborazione tra la Comunità Europea e lo Stato di Israele [progetto (denominato anche "relazione De Keyser") che «offre al paese mediorientale un accesso illimitato ai programmi europei di ricerca scientifica, accademici e tecnici, concedendo lo status di quasi membro dell'Unione a chi, da decenni ed in piena impunità, infrange tutte le convenzioni del diritto internazionale»], sono andato a leggermi la discussione in merito, tenutasi a Bruxelles nella seduta plenaria di mercoledì 3 dicembre 2008 (che ha decretato fortunatamente un passo indietro di questa strana manovra, tornata ora in Commissione).
Ecco le incredibili dichiarazioni del Segretario Nazionale del MS - Fiamma Tricolore
Partecipazione dello Stato di Israele ai programmi comunitari (discussione) Luca Romagnoli (NI). – «Signor Presidente, onorevoli colleghi, vicepresidente Morgantini, questa volta non concordo perché ritengo che il Parlamento non abbia fatto una bella figura oggi, rinviando in commissione -e consentite, colleghi, anche con sconvolgente velocità di convocazione e quindi di voto- la relazione De Keyser (che trovate in http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A6-2008-0436&language=IT&mode=XML - N.d.R.).

In questo modo, credo, che la sinistra abbia inteso un po' pretestuosamente bloccare l'accesso di Israele al programma di partenariato per l'innovazione e la ricerca -ci tengo a sottolineare questo- proprio ad uno dei pochi Stati, se non l'unico, al quale dare un sostegno significa non solo solidarietà ma anche crescita e sviluppo per le imprese della stessa Europa. Nessuno ha mai potuto chiedere all'Autorità palestinese quanto e come impiega il sostegno della Lega araba, né quanta parte di questo contribuisca al dialogo, alla mutua comprensione, allo sviluppo culturale e scientifico. Devo dire che, vista la scarsa mobilitazione dei troppi colleghi del centro-destra, la sinistra ha avuto buon gioco, con il pretesto della difesa dei diritti umani, di ottenere il suo successo con il voto. Però ho l'impressione che tutto ciò ponga un ostacolo allo sviluppo regionale e forse proprio al processo di pace, anche perché si mette in discussione il diritto di uno Stato alla sua sicurezza, diritto che dovremmo tutelare».


Movimento Nazional Popolare    

 

il COMMENTO di Giorgio Vitali:

 

Quanto qui scritto, a nostro avviso di capitale importanza, ci permette di pubblicare alcune considerazioni utili al caso.
Infatti, l'estensore dell'articolo contesta al parlamentare europeo Romagnoli, alcune dichiarazioni in favore di Israele.
La cosa è abbastanza paradossale. Infatti. Chi è Romagnoli e perchè qualcuno dovrebbe contestargli le dichiarazioni?
Intanto la prima risposta. Romagnoli è nessuno. È un «signor nessuno»; nessuna pubblicazione di un certo respiro lo qualifica come un cultore di scienze sociali, politiche o quant'altro. È un personaggio che, per ragioni che qui NON conviene investigare, è stato eletto al parlamento europeo.
Qualcuno lo ha eletto? Noi sicuramente NO! Se qualcuno, avendolo eletto, ritiene di sentirsi tradito dal suo comportamento, peggio per costui, perchè non sa che il cosiddetto "sistema democratico" esenta l'«eletto» dal dover tener conto delle esigenze dell'elettore. Altrimenti che "sistema democratico" è???
E questo è il primo punto!
Il secondo punto è ancora peggiore. Infatti, chi ritiene che una persona eletta in una lista di "destra" non debba attenersi alle «regole» imposte dal sistema, dovrebbe prima informarsi.
La destra europea sostiene, infatti,Israele, e ne ha le sue ragioni. E Romagnoli sta ai patti. Che dovrebbe fare invece una persona del tutto priva di quegli attributi (umani, culturali, politici, esistenziali) che gli permetterebbero di agire in senso autonomo?
Quindi: attacchi da desta e da sinistra contro l'Islam in quanto tale e proposte sempre più pressanti per inserire Israele fra i componenti l'UE. È una strategia che NON FA una piega.
A questa si aggiunga il recente e complesso attacco alla Turchia, vista come concorrente di Israele alla partnership con l'UE.
Per nostra fortuna, l'operazione è così squallida e talmente evidente che c'è ben poco da commentare.
E qui veniamo al DUNQUE: la POLITICA, infatti, non è costituita dalle attese, più o meno legittime, di gruppi anche socialmente determinati, ma da fatti che emergono nel momento stesso che vengono presi in considerazione, ma solo da chi, con il proprio intervento, ne può determinare la soluzione.
Pretendere che, in nome di NON si SA quale ideologia o fratellanza ideologica, un individuo qualsiasi CASUALMENTE eletto (fra centinaia d'altri, e non entro nel merito della valutazione personale PRO BONO PACIS) ad una carica parlamentare dentro la quale può contare (se va bene) come il fatidico "2 di briscola", significa essere eternamente destinati all'inesorabile fallimento. Che è quello che, nei fatti, i vari Fini, Rauti, Storace, Santanchè, Alemanno e Romagnoli, tanto per fare alcuni nomi, auspicano e, concretamente, si affannano ad attuare.
CONCLUSIONE: La geopolitica prevede scelte di carattere storico, ideologico, politico, socio-psicologico, antropologico. La geopolitica divide ed unisce. Ma secondo precise ed inequivocabili linee di frattura. Da questo punto di vista non possono esistere equivoci. Chi NON sa fare queste scelte è inesorabilmente tagliato fuori.

 

Giorgio Vitali