Italia - Repubblica - Socializzazione

 

Interessanti scambi di pareri del 12 e 13 febbraio 2012
N.B. alcune e-mail possono essere fuori ordine cronologico
 

Un fronte comune contro le guerre dell'occidente

 

da: http://www.giuliettochiesa.it/lettere/item/2610-brevi-appunti-sul-movimento-pacifista.html

 

Brevi appunti sul "movimento pacifista"

 

Caro Giulietto Chiesa,

ogni tanto sento il bisogno di scriverti e di rubare un po' del tuo prezioso tempo. Questo non solo perché condivido spesso il tuo punto di vista ma anche perché la massa di bugie che ci propina la stampa occidentale ci fa sentire soli e sperduti. Lo sai meglio di me cosa significa non allinearsi al pensiero dominante: si viene emarginati. Ma vengo al dunque. Quanto sta accadendo in Siria meriterebbe, a mio parere, una seria riflessione da parte di tutti circa la realtà dei fatti e gli obiettivi strategici in gioco. Mi sarei aspettato, forse ingenuamente, una risposta chiara e forte da parte delle associazioni diciamo così "antagoniste" e dal movimento per la pace. Invece quest'ultimo non solo appare diviso, ma alcune frange si stanno allineando con la propaganda di guerra occidentale. Almeno così mi sembra. Ad esempio il "tavolo per la pace" organizza per il 19 febbraio una manifestazione a Roma in favore del popolo siriano, nel senso del popolo ribelle ad Assad; paxchristi pubblica sul suo sito articoli conformi alle menzogne occidentali e peacereporter non fa certo di meglio. Il quadro è desolante proprio in un momento delicato come questo, in cui sarebbe necessaria unità e l'elaborazione di una strategia comune contro la guerra magari in collegamento con altri movimenti di altri paesi. La questione della Siria mi sembra fondamentale: se cade il regime di Assad la guerra con l'Iran sarà certa.

Io spero in Alternativa e nella rinascita di una coscienza pacifista, progressista e ambientalista. Perchè il materiale umano c'è. Penso ai referendum. Se leggi i commenti alle notizie sulla Siria pubblicate, ad esempio, sul sito de "Il fatto quotidiano", vedrai che la maggior parte di chi scrive non crede alle bugie della stampa occidentale. È confortante, ma è ancora poco, purtroppo.

Grazie Nicola

 

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Caro Nicola,

quello che dici è, purtroppo esatto. Diverse componenti dell'ex movimento pacifista hanno ormai -come si potrebbe dire in gergo marinaro- perduto la bussola. La cosa è tanto più sconcertante se si tiene presente che abbiamo, fresca fresca, l'esperienza della Libia.

Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con l'inchiostro del Dipartimento di Stato USA, si capisce che non può restare a lungo "pacifista". Poi partiranno i missili e i bombardieri, e loro si strapperanno le vesti in nome delle vittime martirizzate.

Come se non avessimo già visto il Kosovo, l'Afghanistan l'Irak, la Libia.

La potenza della GFSM (Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne) è davvero micidiale. I poveri di spirito non possono sottrarsene perchè non hanno alcun riferimento concettuale che li aiuti a capire cosa succede. Il movimento pacifista fu demolito non perchè era debole, ma perché non aveva una analisi delle cause, cioè delle strategie, che producono la guerra infinita di questa fine dell'Impero. Così fu costretto a piangere le guerre già fatte invece di prevenire quelle che stavano arrivando. L'Irak lo ammazzò definitivamente, quando si vide che l'Impero ignorava totalmente la risibile "potenza delle moltitudini" disorganizzate e cieche.

Adesso fanno di peggio: adesso accettano la preparazione delle guerra e portano acqua al mulino che prepara la farina sanguinante.

Alternativa non sta da quella parte. Io ho firmato l'appello di Losurdo, Cardini, e altri. Tra qualche giorno Alternativa uscirà con un documento, che è in preparazione, in cui diremo queste cose. E tu, caro Nicola, visto che le vedi come le vedo io, perchè non vieni con noi?

Giulietto

    

UNA MIA NOTA (Maurizio Barozzi)
Qui è necessario che TUTTI, a prescindere dall'ideologia che li distingue, si ritrovino in un fronte comune concordante su poche, ma sostanziali cose, che le espongo qui terra, terra:
1. È in atto un tentativo di governo planetario, che sovrasti e annichilisca ogni anelito di indipendenza nazionale. Il peso militare di questo tentativo viaggia per lo più su gli Stati Uniti d'America, ma non solo. Questa imposizione di un nuovo ordine mondiale, globalizzato, dovendo contrastare varie spinte centripete, di natura geopolitica, che puntualmente si verificano sulla scena internazionale, espone il genere umano ad una catastrofe apocalittica. Tanto più che costoro non hanno alcuno scrupolo, per intraprendere una guerra e massacrare un intero popolo, come è dimostrato dalle false flag dell'11 Settembre, dalle fandonie sulle armi di distruzione di massa e dall'ignobile aggressione alla Libia.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che TUTTI si devono impegnare in atti, scritti e manifestazioni contro la guerra, contro ogni guerra che questi delinquenti intraprendono dietro spudorati e falsi motivi. Occorre quindi sostenere e solidarizzare con quelle personalità, quegli Stati, che sono aggrediti da strutture mondialiste, quali organizzazioni ONG, false istituzioni per i diritti umani, la democrazia, falsi movimenti di liberazione sessuale, ecc., campagne criminalizzanti dei mass media. Sono tutti cavalli di troia per determinare violenze e morti e preparare il terreno alle aggressioni militari.
2. È estesa su tutto il pianeta una tremenda tela di ragno, rappresentata dall'Alta Finanza, un pugno di potentissime famiglie che da secoli detengono nelle loro mani una spaventosa ricchezza, e che dagli inizi del secolo scorso, attraverso la diffusione del dominio bancario e del Federal Reserve Sistem, è riuscita ad impadronirsi del controllo della moneta, imponendo agli Stati uno strangolamento da usura. Ogni crisi, di carattere economico finanziario, causata da questo sistema perverso e speculativo, che mira ad accrescere e non a cedere il ben che minimo potere, deve essere accollata al popolo, se serve anche attraverso governi di uomini partoriti dal sistema finanziario e sostenuti da un pò tutti i partiti succubi del mondialismo.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che ogni analisi sociale ed economica, ogni strategia di contestazione non può prescindere dal fatto che tutte le realtà sociali essenziali: economia, imprese, multinazionali, mass media, circoli culturali, persino movimenti politici antagonisti, sono in qualche modo, vuoi palese attraverso partecipazioni azionarie, o vuoi occulto attraverso prestanome, di proprietà o sotto controllo di queste famiglie, di queste Fondazioni, di queste banche.
3. Vi è in medioriente una nazione, Israele, dotata di arsenale nucleare, pervasa da una ideologia teocratica e di dominio mondiale su presupposti biblici, il quale non deflette di un unghia nel perseguire i suoi sogni aberranti. Attraverso una diffusa presenza di lobby potentissime questo Stato si assicura la protezione e la connivenza delle nazioni dell'Occidente facendole complici delle sue malefatte.
DI CONSEGUENZA, questo vuol dire che si deve lasciar stare, da una parte, ogni ideologia antisemita che non ha ragione di persistere e offre il fianco al vittimismo e dall'altra ogni solidarietà,indecente e immotivata tipo "La sinistra per Israele". Israele deve essere contestato per la sua espansione ed egemonia razzista che pone in pericolo l'esistenza di tutti e per i suoi crimini e genocidi perpetrati nell'indifferenza delle nazioni dell'Occidente. Maurizio

da CLAUDIO MOFFA
Concordo pienamente con la diffusione di questo dialogo di Chiesa con un suo interlocutore, e con il commento di Barozzi, che caricherò anche sulla mia pagina fb (a meno non lo faccia qualcun altro). Per due motivi: il primo è lo stesso che mi ha indotto a invitare il 22 dicembre scorso a Teramo Giulietto Chiesa (prendendo peraltro spunto - come esplicitamente scritto - da un altro commento di Barozzi a un precedente articolo del giornalista), vale a dire la gravissima situazione in cui siamo, a livello nazionale e mondiale. Occorre superare gli steccati tra destra e sinistra, facendo emergere i fatti a livello di analisi e convergendo di volta in volta su obbiettivi concreti condivisibili, dentro lo schema generale (né antisemitismo, né filosionismo) proposto nella sua nota da Maurizio. Secondo, per quanto è successo ai margini del dibattito teramano con Chiesa e poi su FB: un intervento provocatorio contro Chiesa, con argomentazioni ridicole (lo "smascheramento" di Chiesa come amico di Gorbaciov e simili, cosa strarisaputa) e che puntava solo a seminare zizzania e a ostacolare il mio lavoro a Teramo (precedentemente avevo partecipato o organizzato dibattiti con Scilipoti, Amoroso, Manfredi, auritiani vari, sulla crisi economica). Un intervento che ha disvelato una certa condivisione nel mondo FB e non solo, da parte di gente che o sragiona, o è ancorata a settarismi pestilenziali, o pensa solo alle "sue" elezioni, oppure svolge l'antico mestiere di provocatore, nel caso specifico a favore di Repubblica e loreletti, come da fatti puntuali che hanno coinvolto l'accusatore di Chiesa.

da JOE FALLISI
Mi trovo d'accordo su tutto quel che hai scritto, dunque idealmente faccio parte di quel fronte comune che auspichi. Tuttavia non ritengo necessaria la puntualizzazione finale, politically correct, sull'"antisemitismo", che potrà tanto piacere a Giulietto Chiesa (il quale, comunque, anche lui dice nel suo intervento cose giuste), ma mi lascia indifferente. La "questione ebraica" e "razziale" è presentissima ancor più che ai tempi in cui fu individuata, e più OPERANTE di allora. Sono i razzisti-suprematisti su (fanta-)base, appunto, biblica i mostri che vogliono lo Stato "ebraico" e il dominio mondiale, la Lobby tentacolare che li sostiene e l'infinita schiera di goyim a servizio, NON chi li vede, denuncia e combatte (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/91775). Del resto non si tratta affatto solo di una lotta fra i ricconi e le masse sempre più depauperate. Farebbe comodo lo schemino ottocentesco, ma non è così. Agiscono forze molto più radicali, ovvero che si muovono alla radice, e ora sono venute apertamente allo scoperto. Lo scontro, come tu del resto hai varie volte adombrato, è persino metafisico. Bisogna vedere le cose per quel che sono.

da GIORGIO VITALI
Nel confermare la posizione di Joe, credo di interpretare il pensiero di Maurizio dicendo che PER IL MOMENTO occorre accantonare questa tematica che porta a discriminazioni e distinguo (motivati troppo spesso da IDIOZIA, perbenismo idiota e soprattutto PAURA).
NOI sappiamo troppo bene cosa muove Lorsignori e basterebbe leggere qualcuno dei tantissimi libri circolanti e ch Lorsignori NON riusciranno mai a fermare, per capirlo.
Al momento il nostro impegno deve essere proteso solo al raggiungimento di un movimento corale, di difficile realizzazione, visto che le forze oscure operano dietro le quinte, MA NECESSARIO.


Da: SILVIO CHIACCHIARARELLI SILCHI
Sono passati decenni da quando si parlava di superare lo steccato destra/sinistra, i fatti hanno dimostrato che si tratta di pura e pia (?) illusione.
Di fatto si è trattato di fuorviare ed imbrigliare in perniciose discussioni e falsi obiettivi le tematiche di fondo.
Lo steccato si salta ad una sola condizione: condividere in toto la conclusione dell'intervento di Maurizio, senza se, senza ma e senza distingui.
Sic et simpliciter

da CLAUDIO MOFFA
A Silchi. Credo che con me lei sfonda una porta aperta, come da continui miei interventi scritti e non, ovunque mi capita di discutere di affari italiani o internazionali. Semmai, il campo va allargato oltre la questione specifica dello Stato d'Israele: è chiaro ad esempio che si deve includere nella auspicabile trasversalità destra-sinistra (non capisco al proposito perché lei la respinge seccamente come utopia: non va in questa direzione l'intervento di Barozzi su Chiesa: non è di sinistra Chiesa?) anche la libera discussione sulla shoah, o la questione cruciale oggi, dell'euro, della crisi monetaria e del capitalismo finanziario. Anche qui mi sono sforzato di trovare punti di convergenza (che non vuol dire eguaglianza di vedute) tra Marx e Pound, in diversi dibattiti, l'ultimo a Chieti il 18 gennaio scorso, per cercare di far capire alla sinistra doc che la questione dei poteri bancari e finanziari non può essere elusa in nome del dogma (oggi pericoloso) del conflitto tra capitale industriale e lavoro.

da PAOLO D'ARPINI Circolo Vegetariano
Ah... la solidarietà fra esseri umani è essenziale per la sopravvivenza della specie, e soprattutto, per il mantenimento dell'intelligenza...

da CLAUDIO MOFFA
Caro d'Arpini, se ricordo bene sei un amico di Vittorio Marinelli ... Non capisco perché ridurre la questione del dialogo tra destra e sinistra solo al "pacifismo", mi pare un po' pochino. I problemi sono ben più ampi, diciamo a tutto campo, anche se al loro interno si potrà o dovrà di volta in volta (o magari ad personam) scegliere l'argomento da privilegiare: come eliminare? dall'orizzonte della possibile (sottolineo possibile) convergenza sinistra-destra, le questioni delle sovranità statali minacciate dall'UE, della sovranità monetaria, dell'autonomia della Politica (quella vera) dai poteri bancari-finanziari e mediatici, delle immigrazioni, del rapporto maggioranza-minoranze etc etc?
Ma credo di capire (sempre che tu sia quello che recensì la Polizia del pensiero) che tu ti riferisci alla questione della shoah e dintorni: anche qui semmai il problema è allargare il campo a ogni tipo di revisionismo, che non deve essere un controdogma, ma semplicemente una potenzialità insita nel far ricerca, da parte di chiunque (non solo la casta degli storici) voglia capire come ha funzionato e funziona il mondo. Veramente Mussolini è stato fucilato dai partigiani? Veramente non bisogna sospettare (per usare un eufemismo) della mano dei servizi segreti inglesi? E che dire di quella orribile morte, lo scenario sadico dei cadaveri a testa in giù, che ricorda tanto i linciaggi di Saddam e Gheddafi... Insomma, anche il ripensamento degli eventi storici è nel "pacchetto" della auspicabile-eventuale trasversalità, senza eccezioni: eliminare il dogma olocaustico sarebbe a questo punto assurdo.

da PAOLO D'ARPINI Circolo Vegetariano
Caro Claudio Moffa, sono quel D'Arpini... e sono un pragmatico laico, coltivare troppi argomenti crea divisione.. mentre ora abbiamo bisogno di ritrovarci tutti nell'idea "pacifista" di dire no alla guerra incombente.. Quel che tu proponi è un "progetto" politico, pur condivisibile da parte mia... ma sarebbe causa di infiniti
Poi se la "ragione" dovesse prevalere.. sarà anche il caso che si possa far chiarezza sui tanti temi da te evocati..
Questo ovviamente è il mio parere e non pretendo che prevalga.. il mio è solo un auspicio di coesione attorno ad un fine comune, che rappresenta l'intelligenza della sopravvivenza umana...
Non inserirei gli ultimi punti sollevati da Moffa nella ricerca di una confluenza unitaria, di un movimento pacifista "aldilà degli schieramenti"... Mi fermerei ai punti sostanziali... E qui esprimo il mio parere.
Una condizione essenziale per il mantenimento della vita sulla Terra, soprattutto in riferimento alla vita umana, è che gli uomini la smettano di procurare continue autodistruzioni, in forma di guerre umanitarie. Assistiamo alle spinte sempre più forti, dopo la caduta della Repubblica Sovietica Socialista, di guerre di conquista economica e culturale, mascherate da "liberazioni".. Gli ultimi esempi li abbiamo visti con l'invasione dell'Irak, dell'Afganistan, della Libia ed ora si aspetta l'invasione della Siria e dell'Iran… Ma non credo che tutte le altre nazioni del mondo staranno a guardare quel che gli "alleati" occidentali considerano un sacro dovere democratico. Le avvisaglie di reazioni violente ci sono già tutte nelle parole dure di Russia e Cina, ma anche di Pakistan, India e di altri paesi che non intendono sottomettersi al tallone "USA" e dei potentati economici.. La possibile futura guerra mondiale, distruttiva più che mai, per via dell'uso di atomiche fra i vari belligeranti, si profila oggi come una prospettiva "concreta"… Ai tempi del conflitto in Vietnam il mondo intero si era sollevato e gli USA hanno dovuto fare marcia indietro… Tutti i pacifisti della Terra si erano mossi con proteste in ogni parte del mondo.. Ma ora, anche in seguito alla crisi economica "pilotata" e provocata ad arte, che impaurisce le masse e gli animi dei benpensanti, mantenendoli in una condizione di timidezza nei confronti del potere costituito (per paura di perdere quel poco che ancora hanno), nonché in seguito alla promulgazione di leggi sempre più repressive e poliziesche, i movimenti pacifisti sono inibiti, rendendo in tal modo quasi impossibile la sollevazione popolare contro questa solerte spinta guerresca occidentale. Ma qualcosa ancora si muove, qualche coscienza si anima... Lasciamo che la coscienza collettiva inorridisca di fronte alla prospettiva di una guerra, causata da semplici interessi economici, e lì fermiamoci...

da CLAUDIO MOFFA
Colpito! Scherzo, ma non riesco a capire: se Giulietto Chiesa parla dei banchieri come padroni del mondo, chi è di destra non deve cogliere questa novità in bocca a uno di sinistra doc che ha sempre ragionato in termini di conflitto tra capitalismo produttivo e lavoratori? Se Giorgio Cremaschi parla di nazionalizzazione delle banche, anche questo non è un avvio (sottolineo avvio) di una percezione di una questione chiave da parte di un sindacalista che -per suo mestiere, ma non solo- ha visto solo e sempre i "padroni" di fabbrica come controparte della lotta di classe. Più ci uniamo e meglio è: a tutto campo, e magari privilegiando proprio quelle questioni su cui i Poteri forti cercano da sempre di dividere destra e sinistra.

da PAOLO D'ARPINI
Giusto.. ma Giulietto non ha poi partecipato a tutta la discussione.. Lo scritto iniziale di Giulietto è stato da noi estrapolato e spremuto per trarne succo.. Ma come sarebbe andata la cosa se Giulietto avesse preso parte "comunitariamente" al discorso?
Inoltre. È ovvio che anch'io sono favorevole alla sovranità ed autonomia economica in tutti i sensi, sono persino favorevole all'autarchia... ma in un mondo che sia "sopravvissuto" e non discutendone sul ciglio del burrone...

da CLAUDIO MOFFA
Chiedo scusa, ho evidentemente ecceduto nel linguaggio. La sostanza però resta, il pacifismo e basta è poca cosa. Ma che vuol dire "Lo scritto iniziale di Giulietto è stato da noi estrapolato e spremuto per trarne succo"? Noi chi? E cosa diceva la versione integrale?
D'Arpini, please rifletti: tu stai argomentando in vari modi che non si deve parlare della Shoah e nello stesso tempo vanti qua e là origini ebree, io ne parlo e scrivo quanto cazzo mi pare, anche se non pretendo che altri facciano altrettanto. Mi pare però che un po' di coerenza ci voglia. Il dogma dell'Olocausto è un arma terribile nelle mani di Israele e del sionismo internazionale, e va costantemente constrastata non per pregiudizio ideologico, ma perché alla verifica dei fatti non regge ed è una enorme menzogna. Sull'orlo dell'abisso? Sull'orlo dell'abisso non ci stai tu, ma l'Iran: ed è in Iran che è stato riinvitato Faurisson nella recentissima conferenza sull'hollywoodismo, proprio nei giorni di maggiore paura per un attacco americano o israeliano. Il parlare solo di "pacifismo" (al di là del termine un po' consunto) è veramente limitativo rispetto ai problemi posti da quanto leggo in questa mailing list.
PS. Alla conferenza di Teheran c'erano diversi ebrei, tra cui l'italiano Mario Moncada, autore di Israele, Stato razzista. C'erano Tarpley e altri studiosi americani di origie ebraica, eppure lì si è potuto parlare liberamente. Cerchiamo di fare altrettanto anche in Italia, almeno in una mailing list .

da FABRIZIO BELLONI
Destra, sinistra... sono solo locazioni geografiche. La sinistra è finita col crollo del muro. La sua sorella gemella, la visione liberalcapitalistica, è durata poco di più, e solo perchè abbiamo (meglio, avevamo consumisticamente) la pancia piena. Un nuovo patto sociale si impone. Ma, se non vorrà a sua volta fallire, dovrà porre come primo valore il lavoro, cioè l'uomo, l'essere umano. Grazie ed Odino (la Natura, a ben guardare), in Europa si sta risvegliando sia il senso di sè, di appartenenza, sia l'isopprimibile senso di affermazione. Il Sangue, che ha ricominciato l'eterna lotta contro l'oro. Europa, ervache!

da MAURIZIO BAROZZI
Non credevo, con il mio intervento, di suscitare tutte queste reazioni, fatto comunque positivo.
Io volevo semplicemente dire che, dando per scontato il fatto che abbiamo a che fare con persone che, bene o male (forse più male che bene), hanno un loro precedente percorso politico di destra o di sinistra, occorre trovare dei punti di convergenza che uniscono, accantonando fin dove possibile quelli che uniscono.
Sulle nuove generazioni c'è ben poco da sperare, anche se tutto è poi possibile, sono nate nella alienazione più totale, tra pulsioni sportive portate all'eccesso, modo sconfinanti nella paranoia e discoteche da allucinante lavaggio del cervello. Il loro mondo è quello dei videogiochi, salve rare minoranze, li hanno "invecchiati" già dalla nascita.
Joe per sua natura diffida spesso di tizio o caio, e altrettanto spesso ci azzecca. In questo mi somiglia, perchè anche io tendo a denunciare certi soggetti, specialmente se "famosi", che con questo loro nuovo atteggiamento mentale e politico, mi fanno venire il dubbio che possano far deviare una corretta contestazione su binari del tutto futili. Per fare un esempio, tipico è il caso della Strage di Stato dove la sinistra ha fuorviato tutti (parenti delle vittime compresi) sulla "innocua" interpretazione dei "servizi deviati o separati", di una "massoneria separata", ecc. Salvando così la continuità del sistema. Sull'11 settembre state pur certi che è in atto un tentativo del genere. Sanno benissimo infatti che, alla lunga, quella false flag verrà definitivamente svelata ed allora tornerà comodo o comunque poco dirompente, accollare quei 3000 morti al solito Bush guerrafondaio, alle industrie di armi e ai soliti Servizi deviati. Ma non è così.
Mi fece però riflettere Giorgio, quando mi disse che in questo momento non possiamo metterci a fare distinguo perchè siamo in presenza di una situazione in movimento e occorre agevolare questo movimento. Altrimenti rischieremmo di fare i "grilli parlanti" che ritengono di essere i puri e stare dalla parte della ragione, ma non concludono niente. Come sempre nella Storia, personaggi e forze di ogni genere si inseriscono nei fatti di un certo rilievo per piegarli ai loro interessi. Ci sarà sempre un braccio di ferro inevitabile, chi lo vince prevale.
Sull'antisemitismo ho invitato ad accantonarlo perchè è un altro elemento che divide visto che riconduce il discorso a posizioni ideologiche. Oltretutto presta il fianco al "nemico", che se ci fate caso utilizza molto la guerra delle parole: "negazionista" invece che "revisionista", "antisemita" invece che "antisionista".
Noi dobbiamo cercare l'intesa, sincera o meno che sia, sui tre punti che ho citato, con i quali non si può barare. Quindi non dobbiamo attaccare l'ebreo in quanto tale, altrimenti dovremmo poi dare delle motivazioni e delle giustificazioni che finirebbero inevitabilmente per sconfinare nel razzismo e in cui non tutti siamo d'accordo, e neppure tanto se sia sionista o non sionista, ma dobbiamo attaccare colui che diverge dalla valutazione di quei tre punti evidenti a tutti. Anche qui, io non mi sono mai fidato di certi ebrei che si dichiarano "non sionisti", per esempio gli Azmon, ecc., ma il solo modo per verificare la loro sincerità è quello di metterli alla prova su tutte quelle tematiche.
Comunque i miei sono solo degli accenni non certo dei punti programmatici.

da JOE FALLISI
Ma no, scusa, qui non si tratta, né per Joe Fallisi, né per nessuno di noi, di attaccare l'"ebreo in quanto tale", ma di mettere in luce come la critica NON si possa affatto limitare solo al sionismo, ma debba necessariamente rivolgersi al suo vero fondamento ideologico, il giudaismo-talmudismo, che prescinde da qualunque adesione a qualsivoglia fede religiosa e il cui spirito usuraio, come aveva ben visto il rabbi di Treviri, si è in vario modo generalizzato. Tutti sono diventati "ebrei", la cosa ci riguarda. Far finta, per quieto vivere e politically correct, che non sia così è come vedere il Re nudo e descriverne l'abbigliamento. Oltre a tutto non serve a nulla neanche in relazione al "prestare" o meno "il fianco al nemico". Che in ogni caso ha già schedato tutti e per il quale al momento opportuno saremo carne da koshermacello o da koshergulag.

da MAURIZIO BAROZZI
Ma certamente caro Joe, qui siamo d'accordo nella critica a quel fondamento ideologico che è il giudaismo talmudismo da cui poi deriva tutta la presunzione della razza eletta prescelta per dominare il mondo. Io nell'evitare l'antisemitismo intendevo discorsi tipo "la difesa della razza" e simili.
Tuttavia dobbiamo arrivare al cuore della gente comune, sensibilizzarla e coinvolgerla nel prendere coscienza del grande pericolo che sovrasta tutta l'umanità.
E cosa fa il nemico per impedirci di sensibilizzare l'opinione pubblica? Semplice la butta in caciara, la butta sull'antisemitismo, sul razzismo. E se non basto utilizza anche qualche deficiente o strumentalizzato dai servizi che si presta a fare qualche oltraggio ad un negozio di ebrei o magari in un cimitero ebraico. Apriti cielo: il giorno dopo eccoti i mostri in prima pagina con tanto di svastiche, ecc. Quindi bisogna stare attenti a non prestare il fianco a queste provocazioni.
So benissimo che siamo tutti schedati e ce l'hanno promessa. Se certe tradizioni non mentono, oltretutto, niente sarà dimenticato. 40 anni addietro un mio amico mi faceva notare come ci sono centrali apposite che notano e annotano ogni nominativo che risulta avverso all'ebraismo a Israele. Figurati oggi con i mezzi che si hanno a disposizione.


da PAOLO D'ARPINI Circolo Vegetariano
Caro Claudio. Parlare in questa mailing list di argomenti i più disparati è senz'altro "consentito" e pure necessario... mi riferivo soltanto ad un "messaggio" esterno relativo alla necessità di fermare le aggressioni in corso... Un invito a tutto campo finalizzato alla "pace" e.. per quel poco che si può fare, ovviamente, dato che non abbiamo in mano altri strumenti che queste mail lette da un gruppetto di amici.. Però con comunicazioni "mirate" si possono raggiungere più persone.. che se vedono espressi argomenti "altri" magari neanche leggono etichettando subito la corrispondenza come "indesiderabile" (se non peggio)....
Parlare della shoah, in questo momento, lo trovo dispersivo se non controproducente... (ne ho le prove... ci ho provato pure recentemente in seguito alla "festa" del 27 gennaio)... mentre parlare della politica economica sporca dei vari Soros, Goldman Sachs e fratres.. incontra maggiore interesse, soprattutto considerando le aggressioni in corso, che sono pilotate da tali potentati, contro la Siria e l'Iran.. etc. etc. Insomma siamo ad una guerra che richiede nervi saldi e sottigliezza...


da CLAUDIO MOFFA
Risposta a maufil, devo leggere le altre. D'accordo sul programma generalgenerico e sul dialogo ad oltranza e vigile con tutti. Quanto al sottoscritto, come ho scritto anche in occasione della mia reazione agli attacchi a Chiesa a Teramo il 22 dicembre scorso (una vera e propria provocazione, di un soggetto lanciato da Repubblica), polemizzai e in certo modo ruppi con lui dopo che, da me invitato a Teramo nel febbraio 2002, se ne uscì apertamente con un "sto scrivendo un libro sull'11 settembre, ma non parlerò di Mossad". Se però c'è qualcosa che oggi si muove, qualche segnale da parte di un noto e ottimo giornalista, sarebbe sterile e spocchioso non farvi attenzione. In questa guerra, ci vuole anche umiltà e capacità di mettersi al di sopra delle parti, cercando di capire a fondo la strategia seminazizzania del sionismo.
Quanto alla distinzione tra antisemitismo e antisionismo, la mia posizione più volte espressa e anche praticata, è questa: "Il cognome non fa l'ebreo, l'ebreo non fa il sionista, il sionista non fa il talmudista". Ammetto che l'ultimo passaggio è a rischio, ma nei fatti Rabin è stato assassinato su quel crinale, o cmq la sua morte segnava una crisi del monolitismo sionista, che si regge sulla violenza anche nei confronti dei suoi "contribali", da cui le possibili ambiguità di cui parla Barozzi. Il problema è però non demordere da una visione a tutto campo di quello che è il sionismo, che non riguarda solo i palestinesi come fanno finta di credere molti pro-palestinesi di sinistra (vedi il Forum Palestina), ma è fenomeno "totale", dallo Stato ebraico alle diaspore, dalla finanza ai tutti i settori chiave delle principali istituzioni in tutti i paesi del mondo, dai mass media tv e stampa, a Hollywood, dall'invenzione del dogma olocaustico all'occultamento e edulcorazione di TUTTA LA STORIA che riguarda gli ebrei -come insegna il caso Toaff- e di tutta la CRONACA, non solo le guerre all'Iraq o all'Iran, ma anche per recitare un esempio che ho fatto sul mio sito, le bombe del 1993: sei mesi di dibattito dopo le dichiarazioni del pentito criminale Spatuzza all'insegna de: "le ha messe Berlusconi, no gli islamici o i mafiosi", con nessuno -nemmeno la stampa pro-berlusconiana- che tirava fuori le dichiarazioni di Mancino alla Camera in risposta alle interrogazioni parlamentari sugli attentati di quell'anno, per le quali la rivendicazione islamica proveniva da un cellulare di un cittadino israeliano.
Occorrerebbe un lavoro collettivo, su un programma a tutto campo, fatto con assoluta serietà, fondato sulla puntuale verifica dei FATTI. Io ci provo, ma devo dire che ogni volta che decollo grazie a qualche collaboratore valido, poco dopo questi scompare nel nulla. Così è accaduto con un gruppo di miei studenti nel giugno scorso -con cui avevo messo in piedi, dentro l'Ateneo, un gruppo di riflessione sulla Shoah- e con un bravissimo informatico capace di fare bellissime locandine in due minuti, e che mi aveva promesso di gestire i siti 21 e 33 e del Master, lavoro che mi porta via un sacco di tempo e con non certi ottimi risultati tecnici. Così mi è capitato col sito 21e33, con un avvocato che non ha fatto mai un tubo, e un altro -onesto- che me lo ha detto apertamente "non posso", e a cui va tutt'oggi la mia stima non solo professionale ma anche umana. Così è accaduto dal maggio 2007 ad oggi con quattro personaggi su cui non spendo qui nomi e attributi. Infami che hanno provocato la rottura con me, attaccandomi in modo velenoso e falso, non appena hanno capito che l'aria che tirava era brutta, come da loro esplicite ammissioni prima appunto della rottura. Bastava dire, mi metto da parte per un po', e avrei capito ... Per inciso, il master teramano è boicottato dal mio rettore, da un paio di massoni nella mia Facoltà (uno è della fondazione Magna Charta, Pera e Quagliarello), e alcuni amministrativi in posti chiave: quest'anno l'Unite è stata la prima Università a lanciare -il 26 gennaio- la giornata della memoria, e a ospitare dunque il varo della "catena della shoah" dei docenti universitari. Casuale? Non credo proprio ...
Cordiali saluti a tutti.
Caro Paolo, la mia risposta è nell'ultima mail inviata a "tutti".
PS. per evitare equivoci, nei quattro di cui all'ultima mia mail, non c'è nessuno di questa mailing list.

      

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