Italia - Repubblica - Socializzazione

 

da "Sigonella ospita il primo Global Hawk delle forze armate USA"

 

È arrivato il primo Falco Globale

Antonio Mazzeo    

la nota di Giorgio Vitali

 

Pubblichiamo questa notizia di agenzia per esprimere la nostra opinione su quanto sta avvenendo in questi mesi. Premesso che la conquista della Sicilia da parte angloamericana nel 1943 non era finalizzata al proseguimento dell'occupazione dell'Intera Italia, essendo gli Alleati interessati maggiormente alla campagna per il controllo dell'Europa centrale, ma era indirizzata al controllo totale dell'Isola, centro geopolitico di primaria importanza, il perfezionamento del possesso isolano si completa proprio in questi mesi con la messa in opera di un sistema automatico di controllo "senza pilota".
Fino ad oggi la strategia di controllo del Mediterraneo, vero cuore pulsante del mondo, e non solo a causa del petrolio e di altre fonti energetiche/materie prime correlate, è stata solo un "crescendo" di installazioni di tecnologie sempre più sofisticate. Ciò spiega anche la necessità per gli americani di utilizzare fin dai primordi la forza "intrinseca" della Sicilia costituita dalla cosiddetta "mafia", istituzione ben più complessa e complicata (come da tempo si legge su libri e riviste NON allineati), di quanto il nome stesso possa evocare, e l'obbligo per i governanti "italiani" di trattare costantemente con i soggetti che per conto di questa "Organizzazione" operano sul territorio isolano ma anche sulla penisola. Su questo argomento non può esservi più alcuna discussione. Ed è inutile (anzi, chiaramente fuorviante) la polemica che spesso riemerge sui Media circa i contatti di questo o quel governante con elementi "mafiosi". Ovvio che, se si considerano tali alcuni "picciotti" piccoli delinquenti locali che trovano protezione e copertura in alto loco (della Criminalità organizzata ed … organica al potere) si perde poi di vista il vero significato della "tela di ragno" che avviluppa il nostro paese. Rebus sic stantibus, ed ammirando il coraggio dimostrato dall'amministrazione Craxi nel negare, proprio nel cuore della Sicilia, alle nerborute truppe yankee di appropriarsi di alcuni componenti di un kommando arabo, dobbiamo ripetere che tanto la Sicilia quanto le altre isole del Mediterraneo sono state sempre appetite dalle potenze marinare (GB in testa) e bene ha fatto Mussolini quando si è impossessato delle Isole dell'Egeo, a tutt'oggi importantissime per i collegamenti fra Europa e Turchia, asse geopolitico Mediterraneo-Iran-Asia centrale-Cina.
La posizione dell'Italia, pari a quella dell'Afghanistan (area di contatto, stato cuscinetto, corridoio) non lascia margini ad illusioni pacifiste, come aveva ricordato Stalin in un memorabile incontro con l'illuso Pietro Nenni. L'Italia non potrà mai essere neutrale. Vincitrice e dominante coi Romani e con le Repubbliche Marinare, controllata da altre potenze dopo la crisi seguente la scoperta dell'America e lo spostamento del baricentro delle guerre per l'egemonia fra Spagna, sede dell'Impero, Francia e GB, sull'Atlantico. Oggi la scelta per l'Italia non può che essere dettata da una concezione geopolitica. O con l'Oceano, o con il Continente. Noi optiamo per il continente, con tutte le prevedibili conseguenze. D'altronde, come dichiarava Napoleone, un "italiano" che vedeva giusto e lontano, la Storia nasce dalla Geografia, ed è forse per questo che vogliono togliere lo studio della geografia dalla scuola media.

Giorgio Vitali

 

da "Sigonella ospita il primo Global Hawk delle forze armate USA"


È arrivato il primo Falco Globale


Antonio Mazzeo

 


Da oggi volare sulla Sicilia sarà come giocare alla roulette russa. La notte del 16 settembre, nella base aeronavale di Sigonella è atterrato il primo dei 5 velivoli senza pilota UAV "Global Hawk" RQ-4B dell'US Air Force previsti nell'isola nell'ambito di un accordo top secret stipulato tra Italia e Stati Uniti nell'aprile del 2008. Alla vigilia dell'arrivo del micidiale aereo-spia, le autorità preposte alla sicurezza dei voli avevano emesso il NOTAM (Notice To AirMen) W3788/10 in cui si annunciava che dall'una alle ore quattro di giovedì 16 sarebbero stati sospesi gli approcci strumentali e le procedure per l'avvicinamento di aerei ed elicotteri allo scalo di Catania-Fontanarossa, il terzo come volume di traffico passeggeri in Italia, distante meno di dieci chilometri in linea d'area dalla base USA di Sigonella.
Una misura necessaria ad evitare che il Global Hawk potesse interferire con il traffico aereo, a riprova della pericolosità di questo nuovo sistema di guerra il cui transito nei corridoi riservati al trasporto civile è fortemente osteggiato dalle due maggiori associazioni piloti degli Stati Uniti d'America, la Air Line Pilots Association (ALPA) e la Aircraft Owners and Pilots Association (AOPA).
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Il prototipo giunto a Sigonella è stato assegnato al "9th Operations Group - Detachment 4", il distaccamento dell'US Air Force operativo sin dallo scorso anno per coordinare e gestire le missioni di spionaggio e guerra dello squadrone RQ-4B in Europa, Africa e Medio oriente.
Il distaccamento USA dipende direttamente dal 9th Reconnaissance Wing del Comando per la guerra aerea con sede a Beale (California), anche centro dell'Agenzia d'intelligence dell'aeronautica statunitense. Secondo quanto affermato dal portavoce del Comando della base di Sigonella, l'inizio delle operazioni dell'UAV è previsto per il prossimo mese di novembre. «Il veicolo -si aggiunge- sarà utilizzato in acque internazionali per la sorveglianza delle linee di comunicazione, per il supporto a operazioni umanitarie e, su richiesta dello stato Italiano, per operazioni di soccorso sul territorio nazionale in caso di calamità naturali, pratica dove l'apparecchio è già stato impiegato con successo ad Haiti e negli incendi della California».
Finalità inverosimili, del tutto in contrasto con quelle degli otto Global Hawk che la NATO assegnerà entro il 2012 ancora a Sigonella nell'ambito del nuovo programma di sorveglianza terrestre AGS (Alliance Ground Surveillance). Secondo quanto dichiarato da Ludwig Decamps, capo della Sezione di supporto dei programmi di armamento della Divisione difesa dell'Alleanza Atlantica, i velivoli senza pilota «saranno fondamentali per le missioni alleate nell'area mediterranea ed in Afghanistan, così come per assistere i compiti della coalizione navale contro la pirateria a largo delle coste della Somalia e nel Golfo di Aden». Operazioni, pertanto, tutt'altro che umanitarie.
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Secondo il periodico statunitense Defense News, Sigonella è destinata a divenire una vera e propria capitale internazionale dei Global Hawk prodotti da Northrop Grumman. Oltre alla US Air Force e alla NATO, anche la US Navy è intenzionata a installare nella base alcuni degli UAV recentemente acquistati, portando a una ventina il numero dei velivoli che troverebbe sede fissa nella stazione aeronavale siciliana.
Sempre Defense News rivela che le autorità governative statunitensi e quelle italiane si sarebbero già incontrate in vista della creazione «di corridoi negli spazi aerei italiani per i decolli e gli atterraggi dei Global Hawk».
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Antonio Mazzeo