L'altro volto della
storia:
l'attacco della massoneria
alla civiltà cristiana
Francesco Pio Meola
la nota di Giorgio Vitali
L'articolo qui sotto, pur provenendo da ambienti del
conservatorismo cattolico, è esemplare e assolutamente degno
di essere preso in considerazione per le sue implicazioni
storiche e politiche. In effetti, per chi vuole fare
politica, queste conoscenze sono essenziali, nella misura in
cui si riesce con facilità ad individuare le linee di
condotta che motivano certi personaggi della politica e
quanto di una qualsiasi iniziativa in campo politico
nazionale o comunitario la componente "ideologica" primaria
sia quella maggiormente determinante nei confronti di una
quasi sempre poco probabile, necessità "contingente". Che a
motivare i singoli "uomini politici" ad iniziative di grande
respiro pubblico siano l'appartenenza a gruppi iniziatici
con le loro credenze e le loro pratiche, è ampiamente
dimostrato l'appartenenza di questi "politici" a particolari
organizzazioni più o meno occulte. Ma il fatto che queste
associazioni siano "occulte" non significa nulla, perchè
anche gli Organismi, specie quelli internazionali e/o
comunitari sono composti da individui selezionati sulla base
dell'appartenenza a queste organizzazioni.
Non solo, in un libro che consiglio vivamente, ("L'altra
Europa", di Giorgio Galli e Paolo Rumor, ed. Hobby & Work,
2010, euro 16,50) si dimostra con documenti attendibili
l'appartenenza a gruppi esoterici di varia natura dei
cosiddetti "creatori dell'UE". In particolare il "cattolico"
Maurice Schumann. Un altro particolare importante è
costituito da Giorgio Galli, famoso politologo, anzi il
primo vero politologo italiano, che per decenni ha fatto
della politologia un elemento di analisi della realtà
nazionale e geopolitica. Questo illustre professore
universitario, già di area socialcomunista, giunto alla fine
della carriera, ha maturato l'esigenza di approfondire gli
aspetti "esoterici" dei rapporti politici sia nazionali che
comunitari o internazionali. Ciò significa che, partendo con
intelligenza dall'analisi di superficie degli avvenimenti,
alla fine ha dovuto confrontarsi con una realtà ben più
profonda di quanto la sua cultura d'impostazione
materialiste e razionalista gli permettesse di "vedere". Nel
suo intervento pubblicato nel libro sopra citato, trovandosi
a trattare della "Storia", che è una componente essenziale
della base culturale su cui si costruisce il comportamento
delle èlites, egli scrive: «... La storia, come teoria del
comportamento umano, comprende non solo la "decostruzione",
ma anche la "costruzione" del mito».
In altre parole, è la storia che costruisce il mito, perchè
gli storici sono persone per lo più motivate dalla necessità
di diffondere specifici "miti", come possiamo ben vedere in
questi decenni post- secondo conflitto mondiale,
caratterizzati dalla costruzione di miti dal nulla
documentale.
Infine è necessario ricordare che in un'opera recente,
dedicata al movimento teosofico d'inizio novecento, scritta
da Marco Pasi dell'Università di Amsterdam, ("Teosofia ed
Antroposofia nell'Italia del primo novecento", in Annale 25
della Storia d'ItaliaEinaudi, dedicata all'Esoterismo) si
dimostra quanto un movimento come quello citato, poco
conosciuto e valutato fino ad oggi, ad esclusione dei
seguaci dell'Antroposofia, che aumentano sempre a livello
mondiale a fronte delle constatate conferme scientifiche e
tecniche legate a quell'impostazione culturale, o dei
lettori di "Maschera e volto dello spiritualismo
contemporaneo " di J. Evola (prima ed. Bocca, 1931), abbia
invece permeato tutti gli aspetti della cultura italiana,
dal Futurismo al Fiumanesimo, fino all'elaborazione della
pedagogia montessoriana ed all'istituzione del corso
universitario di Storia delle Religioni e dello Studio
comparato di Storia delle Religioni voluto da Raffaele
Pettazzoni che scrisse anche "Teosofia e Storia delle
Religioni", per finire col noto Balbino Giuliano, ministro
nel 1929, autore del famoso decreto sul "giuramento dei
professori".
Su questa capacità di una specifica cultura nell'influenzare
il corso dei pensieri di una o più generazioni, creando
anche èlites capaci di imporre la loro ideologia, sarà utile
riprendere il dibattito.
Giorgio Vitali |
La massoneria è una setta segreta le cui origini risalgono
alle corporazioni medievali inglesi e tedesche dei liberi
muratori (operativa). La Massoneria moderna (speculativa)
s'ispira agli ideali razionalisti e illuministi di Libertà,
Uguaglianza e Fratellanza. Fu fondata a Londra il 24 giugno
1717 dal rifugiato ugonotto Thèophile Desaguliers e dal
pastore anglicano James Anderson, i quali riassunsero i suoi
principi nelle cosiddette Costituzioni. Essa trae origine
anche e soprattutto da un patrimonio di scienze occulte che
vanno dalla magia egizia e rinascimentale all'ebraismo
cabalistico-talmudico, dal platonismo al Manicheismo, dalla
tradizione Rosa Croce al vecchio paganesimo naturalista,
dall'astrologia alla teosofia, dall'alchimia ad altre fisime
minori. Contiene elementi delle vecchie eresie cristiane e
si basa sulla fisica newtoniana. E'chiaro come questo
concentrato di dottrine esoteriche non poteva che provocare
la scomunica della Chiesa, che l'ha condannata per quasi ben
580 volte, detenendo il primato assoluto. L'insieme di tutte
queste tradizioni trova unità nella Gnosi. Essa è una
speciale conoscenza religiosa dalla quale per rivelazione,
indipendentemente dalla fede e dalle opere, deriva la
salvezza, ossia da una sorta di "illuminazione", riservata
solo a pochi iniziati. Si noti come questa idea sia
radicalmente contraria alla fede cattolica, la quale invece
proclama che la salvezza è accessibile a tutti. La Gnosi
pretende di concepire il reale come qualcosa di totalmente
negativo, per cui viene, di conseguenza, la necessità di
aspirare a una sorta di palingenesi, di trasformazione
totale, da cui potrà realizzarsi un mondo completamente
nuovo, e in cui potrà vivere un uomo completamente nuovo,
contrassegnato da una perfetta autosufficienza (C. Gnerre).
Il fenomeno gnostico è come un fiume carsico, ritornando
improvvisamente in auge nelle varie epoche storiche.
Pensiamo alle vecchie eresie cristiane, a quella catara
soprattutto, la più pericolosa, al modernismo e a tutte le
religioni diverse dalla cattolica o ortodossa, Islam e
Giudaismo compresi. Lo gnosticismo sostiene l'opposizione
tra lo spirito (il bene) e la materia (il male). Gli
gnostici sostengono che un Dio buono non può aver creato un
mondo così malvagio, quindi la sua creazione è da
disprezzare, mentre il principio del male, Satana, sarebbe
il dio buono, il serpente che sedusse Eva e che indusse al
peccato Adamo. Da qui la leggenda massonica di Adamo come
"primo iniziato", e come lui sono considerati Gesù, S.
Giovanni Battista (la Massoneria è nata il 24 giugno), Mosè,
Maometto, Buddha, S. Francesco, Lutero, ecc . Per quanto
riguarda Cristo e il Battista basta pensare alle folli
elucubrazioni gnostiche del "Codice da Vinci" del seguace
New Age Dan Brown, mentre S. Francesco oggi è considerato un
profeta pacifista ed ecologista. Furono invece influenzati
dalla gnosi Lutero, Buddha e Maometto. Mons. Leone Meurin,
un sacerdote francese del XIX sec, per tutti questi motivi
nella sua opera "La Frammassoneria sinagoga di Satana",
considerava la Gnosi il culto di Lucifero, l'angelo decaduto
portatore di luce, l'illuminato, il più grande iniziato. In
molti testi esoterici Lucifero è accostato a Prometeo, la
figura mitologica ribelle a Zeus che voleva donare il fuoco
agli uomini, a Dioniso, dio dell'orgia e del divertimento
sfrenato, al buddha, inteso come l'individuo iniziato ("buddha"
significa appunto "l'illuminato"). I massoni usano chiamarsi
tra loro "fratelli"; si distinguono in vari gradi, tra i
quali gli apprendisti, i compagni, i maestri, i sublimi
cavalieri eletti, i grandi maestri architetti, ecc. Si
raccolgono in logge presiedute da un venerabile; più logge
associate costituiscono una gran loggia, presieduta da un
gran maestro, mentre nell'ambito di uno Stato tutte le logge
dipendono da un grande oriente. La Massoneria venera un dio
impersonale (il "Dio orologiaio" degli illuministi) chiamato
Grande Architetto dell'Universo o Essere Supremo. Essa ha
vari riti e obbedienze. Tra i riti più importanti ricordiamo
quello scozzese, inglese, nazionale spagnolo, egizio (detto
anche di Menfi e Misraim), simbolico italiano,
swedemborghiano, noachita, ecc. Il più importante è quello
scozzese, che si rifà all'esoterismo templare e ha 33°, tra
cui i più alti sono quelli dal 18° in poi. Quando si parla
di templarismo in massoneria in realtà viene ripresa una
tradizione in parte errata, scorretta e diffamatoria.
L'obbedienza più importante al mondo è quella che fa capo
alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra, detta anche "Sancti
Quatuor Coronati", che ha per gran maestro il duca di Kent
(attualmente è il principe Edoardo Windsor). Per le sue
posizioni deiste, non riconosce la maggiore obbedienza
francese, il Grande Oriente di Francia, che è violentemente
antireligiosa e ammette anche gli atei. Le massonerie
scandinave hanno una particolarità: riconoscono come gran
maestro il re dei loro rispettivi stati; ad esempio in
Svezia è l'attuale re Carlo Gustavo XVI. Esistono anche
massonerie esclusive come la Prince Hall negli USA che
ammette solo personalità afroamericane, di cui ne fa parte
il presidente americano Barack Obama, oppure la B'nai B'rith,
riservata ai soli ebrei. Caratteristiche fondamentali delle
logge sono la segretezza e l'esclusione delle donne, anche
se ci sono obbedienze rigorosamente femminili o addirittura
miste come la Gran Loggia d'Italia di piazza del Gesù.
L'Inghilterra di inizio '700 era vista dalla nobiltà
liberale europea un faro di civiltà, soprattutto per il suo
ordinamento monarchico-costituzionale. Le caste
aristocratiche illuminate anglofile erano ambiziose e gelose
delle prerogative tradizionali dei re e volevano limitarle.
Si studiavano i principi costituzionali britannici con
l'ansia di esportare gli ideali illuministi. La nobiltà
europea era affascinata dal costituzionalismo, dal deismo,
dalla tolleranza religiosa e dal liberismo economico.
Insieme a tutte queste suggestioni provenienti da oltre
Manica, cominciò a diffondersi la massoneria, dapprima in
Olanda, Francia, Germania (Hannover) e poi negli altri paesi
europei, tra cui l'Italia; il primo libero muratore italiano
fu il medico beneventano Antonio Cocchi, iniziato a Firenze
nel 1732 alla loggia detta "degli Inglesi". In Francia uno
degli esponenti dell'aristocrazia anglofila fu il barone
Charles de Montesquieu, grande teorico del liberalismo e del
costituzionalismo, uno dei padri riconosciuti
dell'Illuminismo. La Massoneria francese cominciò quasi
subito a rivendicare una certa autonomia, ispirandosi
all'esoterismo templare e dandosi un'impostazione di tipo
cavalleresca; raccoglieva gli esponenti nobili e
alto-borghesi riformatori che si fecero portavoce di quel
clima culturale che portò alla stagione dell'enciclopedismo
illuminista che ha avuto per protagonisti Diderot, D'Alembert
e Voltaire. La critica enciclopedista attaccava la società
di Ancièn Règime, la Chiesa Cattolica, vista come fonte di
oscurantismo, pregiudizi e superstizione, i privilegi
nobiliari che causavano diseguaglianze, la storia passata,
considerata inutile e piena di errori; esaltava invece il
pensiero scientista, la libertà in tutte le sue forme,
l'uguaglianza sociale, il progresso in tutti i campi, la
fratellanza tra gli esseri umani e il potere illimitato
della ragione, identificata come strumento infallibile di
indagine della realtà. Lo spirito corrosivo dei liberi
pensatori, impregnato di razionalismo e di scetticismo
antireligioso, provocò nel 1738 la scomunica da parte della
Chiesa, con la bolla di papa Benedetto XIV. In quegli anni
la Massoneria prendeva sempre più, soprattutto in Francia,
una piega politica radicale e antidispotica; in Inghilterra
si tenne invece favorevole al mantenimento dell'ordine
costituzionale, appoggiando il partito liberale whig.
Intanto però le logge si diffusero anche nelle colonie
americane. Nel 1751 fu pubblicato quel feroce manifesto
anticristiano che fu l'Enciclopedia di Diderot e D'Alembert,
diretta emanazione delle logge che preparò una forte
ostilità nei confronti della tradizione e del cattolicesimo.
Un altro illuminista franco-svizzero, Rousseau, teorizzò la
"democrazia totalitaria", ossia il rovesciamento violento
dell'ordine costituito in favore di un governo popolare, in
cui la moltitudine avrebbe delegato il potere a propri
rappresentanti in grado di interpretare "la volontà
generale", in pratica la prefigurazione del Terrore
giacobino della Rivoluzione francese. Nel periodo
pre-rivoluzionario furono pubblicati migliaia di libri,
pamphlet, riviste, giornali, tutti tesi a screditare e a
diffamare la Corona di Francia e la Chiesa cattolica. Il
1776 fu l'anno dell'indipendenza delle 13 colonie americane
dalla madrepatria inglese; i capi del movimento
anticoloniale da George Washington a Thomas Jefferson, da
Benjamin Franklin a John Adams, erano tutti massoni. Il
marchese francese di La Fayette, che era un "fratello" e
aveva combattuto a loro fianco, sperava che un giorno anche
in Francia si potesse lottare per gli ideali rivoluzionari.
La Massoneria francese nel frattempo infiltrava suoi uomini
nelle istituzioni ecclesiastiche e a corte: il banchiere
ginevrino Jacques Necker, ministro delle finanze di Luigi
XVI, il cugino del re, il duca Filippo d'Orléans, detto in
seguito anche Philippe Egalitè, per il suo acceso fervore
rivoluzionario, Jacques Roux , soprannominato il "curato
rosso", e l'abate Sieyès. Obiettivo principale era
disintegrare il sistema dal di dentro. L'anno stesso della
Rivoluzione americana, il 1° maggio 1776 fu fondata a
Ingolstadt, grazie all'appoggio finanziario dei banchieri
Rothschild, la società segreta cospiratoria degli
"Illuminati di Baviera". Il capo di questa potente e
pericolosa organizzazione era un ex gesuita discendente da
una ricca famiglia di ebrei convertiti, Adam Weisshaupt.
Feroce anticattolico, era seguace dell'Illuminismo ateo e
materialista ma allo stesso tempo coinvolto nell'occulto, in
particolare della tradizione rosacrociana e templare.
L'obiettivo della setta era distruggere le monarchie
cattoliche o comunque cristiane e il papato, al fine di
instaurare una "repubblica universale". Il disegno dei
Rothschild era conquistare tutte le nazioni e assoggettarle
al potere delle banche e della finanza, nonché stampare
privatamente le monete nazionali (signoraggio). Il loro
patrimonio era stimabile di gran lunga superiore alla
ricchezza dello stesso re di Francia; erano la famiglia più
potente dell'epoca. I congiurati di Weisshaupt entrarono
nella massoneria ufficiale. Lo storico Alan Stang attesta
che nel 1788 tutte le 266 logge del Grande Oriente di
Francia erano sotto il controllo degli Illuminati; il gran
maestro era diventato Filippo di Orleans. L'ossessione degli
Illuminati era vendicare la condanna a morte dell'ultimo
gran maestro templare Jacques De Molay (di cui si dicevano
continuatori), fatto giustiziare da re Filippo IV il Bello
di Francia il 13 ottobre 1314; il loro progetto era
sterminare la "razza dei Capeti", i Capetingi. Prima e
durante la Rivoluzione, i massoni si riunivano intorno alla
tomba di De Molay per celebrare rituali esoterici e
giuramenti di vendetta. Il boia che giustiziò materialmente
il 21 gennaio 1793 Luigi XVI era un discendente dell'ultimo
gran maestro dell'Ordine del Tempio. Con questo orrendo
delitto i giacobini dell'Illuminato di Baviera Maximilien
Robespierre scatenarono una feroce persecuzione contro i
loro nemici, i controrivoluzionari, accanendosi in
particolar modo proprio contro quel popolo di cui tanto si
facevano paladini, che invece voleva rimanere fedele ai
Borbone e alla Chiesa. La persecuzione antireligiosa era
cominciata in maniera più blanda già dopo il 14 luglio 1789,
ma con il Terrore giacobino raggiunse vette molto più alte.
Beni confiscati, ruberie di stato, chiese distrutte e
incendiate, ostie e reliquie profanate, preti imprigionati e
massacrati, suore stuprate e uccise, credenti umiliati e
trucidati, in nome degli "immortali" principi di Libertè,
Egalitè, Fraternitè. Da non dimenticare l'orribile genocidio
della Vandea (130.000 morti), che disgustò perfino Babeuf e
Napoleone, ma di cui nessuno parla. Questa regione doveva
diventare, nelle parole del generale giacobino Westerman, un
"cimitero nazionale". Il furore spietato e distruttivo
contro la Vandea si spiegava perché era la regione più
religiosa e lealista della Francia. P. Augustine Barruel
scrisse chiaramente in una sua opera che gli Illuminati
avevano complottato contro il Trono e l'Altare. Erano membri
della setta Robespierre, il duca di Orléans, Necker, La
Fayette, Barnave, il duca di Rouchefoucault, Mirabeau,
Fauchet, Clootz e Talleyrand, e appartenevano al Grande
Oriente di Francia tutti i principali capi rivoluzionari:
Sieyès, Saint-Just, Marat, Danton, Desmoulins, Hèbert
(l'ideatore della "scristianizzazione") e Brissot. La
scristianizzazione portata avanti da Hèbert, accanitamente
antireligiosa, non trovò l'appoggio di Robespierre, che
sostenne e impose il culto dell'Essere Supremo e della Dea
Ragione. Il capo giacobino sperava in tal modo di rendere
"popolari" i principi massonici. All'Ente Supremo,
equivalente del Gadu, fu conferito come simbolo un grande e
robusto albero, una quercia, che alla fine rappresenta la
Natura; notiamo bene che questo simbolo pagano era lo stesso
che campeggiava sullo stemma del Pds di Achille Occhetto,
che nel 1991 aveva appena abbandonato il vecchio nome di
Pci. Alla Dea Ragione fu data l'immagine di una donna con il
petto scoperto dove spunta l'occhio onniveggente, altro
simbolo cabalistico ed esoterico. Che la Rivoluzione
francese fosse influenzata dalla massoneria è dimostrato da
più parti: basta controllare il frontespizio
dell'Enciclopedia e le fedeli riproduzioni della
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, dove le
allegorie massoniche sono evidentissime. La reazione del 9
Termidoro che portò alla ghigliottina Robespierre e i suoi
seguaci il 27 luglio 1794, segnò l'ascesa al potere dei
gruppi borghesi liberal-moderati. Intanto le frange più
estremiste si organizzavano, e un triumvirato ultragiacobino
composto da Gracco Babeuf, Filippo Buonarroti e Silvain
Marèchal, tutti e tre massoni, diede vita alla Congiura
degli Eguali del marzo-maggio 1797. La cospirazione fu
soffocata nel sangue e Babeuf condannato a morte. Buonarroti
e Marèchal continuarono nel segreto la loro attività
rivoluzionaria, fornendo insieme a Jakob Kats, un patrimonio
politico di rilevante importanza, perché questi gruppi proto
comunistici furono gli antesignani diretti del socialismo
marxista. L'ascesa di Napoleone Bonaparte segnò l'inizio
della conquista massonica dell'Europa. L'esercito francese
disseminava logge in tutti i territori occupati, Italia
compresa. Il 20 giugno 1805 nacque a Milano il Grande
Oriente d'Italia, la più grande obbedienza della penisola,
però non riconosciuta dalla Loggia Madre di Londra. In quel
periodo nacque anche la Carboneria, una metamorfosi rurale
della Massoneria, che ebbe come gran protettore il cugino di
Napoleone, Gioacchino Murat, "re" di Napoli e delle Due
Sicilie. Scopo delle società segrete italiane era "liberare"
l'Italia dai vecchi Stati feudali e dalla Chiesa cattolica.
Possiamo scorgere l'azione della Massoneria dietro tutte le
rivoluzioni in Europa e in America del 1820-21, 1825,
1830-31 e del 1848. Il Risorgimento italiano, guidato dal
massone Cavour e aiutato dai "fratelli" Mazzini, Garibaldi,
Manin, D'Azeglio e tanti altri, portò alla "indipendenza"
italiana nel 1861. Lo Stato Pontificio fu conquistato solo
il 20 settembre 1870 con la breccia di Porta Pia per opera
dei bersaglieri dell'esercito sabaudo, nonostante l'eroica
resistenza di papa Pio IX, spesso ingiustamente accusato
dalla storiografia progressista come un anti-italiano. Anzi,
esisteva un progetto dello stesso pontefice volto ad
unificare in maniera federativa gli Stati italiani, onde
evitare il pericolo di una rivoluzione laicista e
anticlericale. Fatto sta che dal 1870 al 1929 il papa è
stato prigioniero in Vaticano e che dal 1861 al 1922 il
Regno d'Italia è stato governato da un regime oligarchico e
liberal-massonico, nonostante il patto Gentiloni-Giolitti
del 1913. Dalle società segrete socialiste francesi che
avevano dato vita alla congiura di Babeuf emigrate in
Germania, nacque nel 1834 la Lega dei Proscritti. Questi
gruppi cospiratori discendevano in linea diretta dagli
Illuminati di Weisshaupt. Nel 1836 ci fu una scissione
all'interno dei Proscritti; nasceva così la Lega degli
Uomini Giusti. Nel 1840 circa, entrarono a far parte di
questo gruppo Kiessel Mordechai Levi, alias Karl Marx e
Friederich Engels, i padri del comunismo. Marx, secondo la
notizia riportata sulla rivista massonica italiana "Hiram"
il 1° maggio 1990, fu iniziato alla loggia "Apollo" di
Colonia. Nel 1847 gli Illuminati inglesi affidarono ai due
filosofi il compito di rielaborare i principi di Weisshaupt
e Babeuf in forma nuova e scientifica, mentre i fondi
necessari per la pubblicazione del "Manifesto Comunista" del
1848 provennero da Clinton Roosevelt e Horace Greely (avo di
Hjalmar Schact, ministro dell'economia del Terzo Reich),
entrambi membri della loggia "Columbia", fondata a New York
dagli Illuminati bavaresi. Le agitazioni rivoluzionarie
fomentate da comunisti, socialisti, anarchici e
radical-democratici sfociarono nella Comune di Parigi del
1871, un violento rivolgimento politico indirizzato contro
il governo del conservatore Adolphe Thiers. La rivolta fu
domata in poche settimane. A cavallo tra l' '800 e il '900 i
principali governi europei e americani erano anticlericali,
soprattutto la Francia e l'Italia, egemonizzati da partiti
liberal-moderati, progressisti e radical-socialisti. Durante
la cosiddetta "belle èpoque" (1900-1914) le logge studiavano
come disfarsi dei governi autocratici che ancora resistevano
dopo le ondate rivoluzionarie ottocentesche; gli obiettivi
da abbattere erano l'Impero Austro-Ungarico, la Germania del
Kaiser, la Russia zarista (sconvolta da attentati e moti
fino a prima del 1914), ma anche la Turchia Ottomana. L'odio
di grembiulini e rivoluzionari era concentrato soprattutto
contro gli Asburgo d'Austria, visti come eredi dei Carolingi
e del Sacro Romano Impero Germanico, fondatore dell'Europa
cristiana. L'Impero asburgico era multietnico e si volevano
strumentalizzare le rivendicazioni per l'indipendenza di
alcune nazionalità: i serbi ortodossi alleati della Russia,
i cechi, gli slovacchi, ma anche l'élite ebraica che mal
sopportava essere governata da una dinastia cattolica. Gli
ebrei sostenevano il Partito Socialdemocratico, guidato dal
loro correligionario Viktor Adler, il cui figlio Friederich
uccise il primo ministro Stürgkh. La Massoneria
internazionale voleva un grande scontro sul continente che
avrebbe dovuto portare alla federazione repubblicana degli
Stati europei. Il 28 giugno 1914 il terrorista ebreo serbo
Gavrilo Princip appartenente alla società segreta della
"Mano Nera" e alla setta democratica "Giovane Serbia",
uccise l'erede al trono d'Austria il granduca Francesco
Ferdinando e la moglie a Sarajevo, provocando lo scoppio
della Prima guerra mondiale. Gli schieramenti erano questi:
da una parte gli Imperi centrali, Austria - Ungheria,
Germania e Turchia Ottomana, dall'altra la Triplice Intesa
che comprendeva Inghilterra, Francia, Russia (poi costretta
ad abbandonare per lo scoppio della Rivoluzione bolscevica)
e più tardi Italia e Stati Uniti. La Grande Guerra si
concluse con la vittoria delle potenze massoniche e la
distruzione dei vecchi imperi europei. L'Austria – Ungheria
fu smembrata e la Germania umiliata. Ottennero
l'indipendenza la Cecoslovacchia, guidata dai "fratelli"
Beneš e Masaryk, la Polonia, l'Ungheria e il Regno di
Jugoslavia. L'Impero Ottomano fu lentamente logorato
all'interno con la presa del potere dei "Giovani Turchi" nel
1908, una setta democratica modernizzante i cui membri
risultavano affiliati alla loggia "Macedonia Resurrecta" di
Salonicco. Il governo massonico turco pianificò il genocidio
armeno nel 1915; furono trucidati 1.500.000 di armeni. Con
la fine del conflitto l'Impero si sfaldò. Nel 1923 il
generale massone Kemal Atatürk abolì definitivamente il
sultanato; nasceva così la Repubblica di Turchia,
profondamente occidentalizzata e proiettata verso l'Europa.
La Russia fu sconvolta dalla Rivoluzione di febbraio che
spodestò lo zar Nicola II, guidata dai massoni L'vov e
Kerenskij, affiliati alla Gran Loggia di Russia. La rivolta
di febbraio ebbe un carattere liberale e socialdemocratico.
Ma il 25 ottobre successivo il potere fu preso dai comunisti
bolscevichi, capitanati dagli altrettanti "fratelli" Lenin,
Trotzkij, Zinov'ev, Parvus, Litvinov, Bucharin, Sverdlov,
Lunačarskij, Radek, Rakowskij, Krasin, tutti iniziati al
Grande Oriente di Francia; è forse da escludere
l'appartenenza di Stalin, il quale non risulta affiliato.
Lenin fu iniziato a Parigi nel 1908 alla loggia "Union de
Bellevillle" e ottenne il 31° grado. Il governo sovietico
del 1920 era molto particolare: su 21 Commissari del Popolo
17 erano di origine ebraica; su 545 funzionari di Stato, 447
erano ebrei. In effetti la comunità israelitica vedeva di
buon occhio la Rivoluzione nel paese degli zar. Non è un
mistero che essa fu finanziata da ambienti ebraici
anglosassoni nordamericani ed europei contigui alla B'nai B'rith
tramite Parvus (Rockefeller, Morgan, Kuhn & Loeb,
Rothschild, Schiff, Warburg). Molti correligionari però,
appartenenti alla piccola borghesia, furono ferocemente
perseguitati e spogliati dei beni perché conservatori e
fedeli al vecchio regime. La "Civiltà Cattolica", autorevole
rivista dei gesuiti, parlò di un complotto
giudaico-massonico-bolscevico. Il governo comunista di
Russia è stato il primo a legalizzare la pratica genocida
dell'aborto, voluto dal Commissario del Popolo agli Affari
Familiari Goichberg su pressione di Lenin, ispirato a sua
volta dal "miliardario rosso" americano Armand Hammer, uomo
dei Rockefeller (i più grandi pianificatori del controllo
delle nascite a livello globale), maestro dell'ecologista
radicale Al Gore. Un grande storico magiaro-francese,
François Fejtö, ha ammesso nella sua opera più conosciuta
"Requiem per un Impero defunto", il ruolo determinante delle
società segrete nello scoppio della Prima guerra mondiale.
Gli stessi capi politici delle potenze vincitrici, il
democratico Wilson (USA), il liberale Lloyd George (Gb), il
radical-socialista Clemenceau (Fra) e il liberaldemocratico
Orlando (Ita) erano tutti massoni. Woodrow Wilson fu
l'ideatore della Società delle Nazioni, un organismo
sovranazionale, antenato dell'ONU, che avrebbe dovuto
portare secondo lui alla pace universale e ad un unico
governo mondiale; essa avrebbe dovuto riuscire dove il
Cristianesimo aveva fallito. Clemenceau era un anticlericale
incallito; apparteneva ad una loggia i cui membri si
facevano tumulare da morti ritti in piedi, in segno di odio
e di sfida contro Dio.
Nel '900 particolarmente travagliata è stata la storia del
Messico. Scosso da rivoluzioni e da vari rivolgimenti
politici (1910-1914), la lotta anticristiana fu molto
virulenta. Presidenti massoni come Madero, Carranza, Obregòn,
Cardenas e soprattutto Calles furono i protagonisti in
negativo di un'epoca. Quest'ultimo scatenò una ferocissima
persecuzione , che provocò come reazione la guerra cristera
del 1927-1929. Il regime era controllato dal Partito
Rivoluzionario Istituzionale, che ideologicamente professava
un socialismo di tipo ottocentesco con venature
democratico-giacobine; per essere più pratici lo si potrebbe
paragonare al Psoe di Zapatero. È unanimemente riconosciuto
che la Massoneria messicana, secondo anche la testimonianza
di P. Carlos Blanco, è la più anticlericale che esiste.
Manovrata dagli USA o da ambienti sinarchici europei vicini
alla Spagna e alla Francia, si sforza di dare al Messico
un'identità laica e protestante in grado di cancellare le
radici cattoliche del paese, viste come il maggiore ostacolo
alla fusione di tutte le nazioni americane. Il rapporto tra
la Libera Muratoria e i grandi nazionalismi europei è stato
piuttosto complesso. In Italia Benito Mussolini nel 1922
mise fine a 61 anni di regime oligarchico - liberale, ma
inizialmente già dal 1919, il fascismo godette del sostegno
della Massoneria italiana, poiché lo credeva un movimento
socialista e nazional-giacobino. Il massone anticlericale
Arturo Reghini fu, insieme all'esoterista Julius Evola, il
principale assertore del "fascismo pagano". Personalmente il
Duce detestava i poteri occulti, e nel 1925 li mise fuori
legge, suscitando le ire di Antonio Gramsci. Nonostante ciò,
molti gerarchi fascisti erano "fratelli" come Grandi, Balbo,
Badoglio, Bottai, Costanzo Ciano, Farinacci, Starace, Sante
Ceccherini, Acerbo, ma anche due tecnici del governo come
Giuseppe Volpi di Misurata e Alberto Beneduce. La cosa a
quanto pare fu sottovalutata da Mussolini che se ne rese
conto troppo tardi quando il 25 luglio 1943 fu sfiduciato
dal Gran Consiglio da un gruppo di fascisti dissidenti
capeggiati da Dino Grandi. Quest'ultimo ha scritto nelle sue
memorie che voleva far pagare al Duce e al regime le scelte
fatte dal 1936 in poi, anno dell'inizio della guerra civile
di Spagna, che vide l'Italia fiancheggiare senza riserve i
nazionalisti di Franco, impegnati in una dura lotta al
bolscevismo e alla massoneria internazionale. Lo stesso
Badoglio si oppose all'entrata in guerra dell'Italia. La
massoneria negli anni '30 accentuò la propaganda
antifascista, e in molte carte segrete, oggi recuperate, si
esprimeva la necessità di abbattere il Duce con una grande
alleanza internazionale, che si concretizzò con la Seconda
guerra mondiale. In realtà la Massoneria non perdonava al
regime anche la stipula dei Patti Lateranensi dell'11
febbraio 1929, che mettevano fine al decennale contenzioso
tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Il nazismo di Hitler
era profondamente avverso alla massoneria, perché la
considerava una pedina degli ebrei. Nonostante ciò, ministro
dell'Economia del Reich e presidente della Deutsche Bank era
il protestante frammassone Hjalmar Schact, "miracolosamente"
sfuggito al processo di Norimberga, evidentemente salvato
dai "fratelli" americani, inglesi, francesi e sovietici.
Bisogna dire che il nazionalsocialismo fu in parte
emanazione di circoli iniziatici pangermanisti e neopagani
facenti capo alla loggia "Thule". Molti esponenti nazisti
facevano parte di questo gruppo esoterico: Adolf Hitler,
Alfred Rosenberg, Otto Rahn, Heinrich Himmler e Rudolf Hess;
quest'ultimo apparteneva anche all'Ordine Ermetico dell'Alba
Dorata, società d'ispirazione rosacrociana. Secondo alcuni
storici, si recò in Inghilterra nel 1941 per negoziare una
pace separata con gli inglesi proprio a causa della sua
affiliazione a questa setta segreta la cui sede e i cui
vertici risiedevano in Gran Bretagna. Il Falangismo spagnolo
di Francisco Franco fu autenticamente cattolico e
rigorosamente antimassonico. La Repubblica, egemonizzata
dalle sinistre anticlericali (socialisti, repubblicani,
comunisti), e sostenuta dall'esterno dagli anarchici e
all'estero dal Messico di Cardenas, dalla Francia del Fronte
Popolare del marxista Lèon Blum e in maniera più decisa e
diretta dall'URSS di Stalin, cominciò ad innescare un clima
di odio e di violenza tale che soprattutto dal 1936 al 1939
raggiunse l'apice massimo. A proposito del dittatore
georgiano, urge una precisazione: la volta scorsa ho scritto
che non risulta affiliato; ebbene, un massone mi ha riferito
invece che Stalin era "fratello". La Massoneria lo ha
screditato dopo la morte a causa delle molte epurazioni da
lui effettuate all'interno del Pcus. Il presidente
repubblicano Manuel Azaña, un massone fanatico, era deciso a
portare la Spagna sotto l'orbita sovietica, provocando e
alimentando la violenza inaudita dei rivoluzionari contro la
Chiesa e tutti coloro che non si piegavano al terrore rosso.
Le persecuzioni furono terribili; gli orrori dei comunisti
spagnoli superavano in molti casi quelli dei giacobini
durante la Rivoluzione francese. Con la risoluta reazione
dei nazionalisti di Franco, aiutati in maniera decisiva
dalla Germania ma soprattutto dall'Italia, la Repubblica
filosovietica fu abbattuta. Franco giunto al potere emanò il
1° marzo 1940 la legge per la repressione della massoneria e
del comunismo. Va aggiunto che molti massoni di tutte le
tendenze politiche antifasciste si arruolarono nelle Brigate
Internazionali, per andare in soccorso dei "fratelli" in
pericolo. La vittoria degli Alleati nella II guerra mondiale
e la sconfitta dei grandi nazionalismi italiano, tedesco e
giapponese, implicò la divisione del mondo in due blocchi,
voluto a Yalta nel 1945 dai "fratelli" Roosevelt, Churchill
e Stalin: a occidente il predominio americano e a oriente
quello sovietico. I due mondialismi materialisti si
spartivano il pianeta: da una parte il capitalismo
liberaldemocratico, agnostico e tollerante, dall'altro il
comunismo ateo e totalitario. Il nazionalismo doveva essere
distrutto per far posto al mondialismo, che avrebbe dovuto
portare al compimento della Grande Opera, al sogno della
massoneria: la Repubblica Universale. I popoli dovevano
scegliere. L'Italia decideva il suo destino il 18 aprile
1948: dopo l'unità durante la Resistenza, una parte della
Massoneria sostenne i partiti laici minori, il PDA, il PRI e
il PLI, apertamente filoamericani, mentre l'altra il Fronte
Popolare, costituito da PCI e PSI, che invece erano
filosovietici. Simbolo del FP era un'immagine di Garibaldi.
La grande vittoria della DC confermò l'Italia nel campo
americano, insieme agli altri paesi occidentali. In tutta
l'Europa orientale, la Massoneria spianò la strada ai
socialcomunisti. La studiosa Angela Pellicciari, tra le
migliori esperte di storia del Risorgimento italiano, ha
giustamente notato che sull'emblema della DDR (la Germania
Orientale comunista) figurava un compasso; ricordiamo che il
compasso, con la stella a 5 punte e la squadra sono i
principali simboli della massoneria. Un caso oscuro ed
emblematico di come i "fratelli" si vogliano bene tra loro
riguarda la Cecoslovacchia. Con il colpo di Stato del 1948,
il radicale Jan Masaryk, già Gran Maestro della Massoneria
ceca al pari di suo padre Tomas e di Edvard Beneš,
persecutori e carnefici degli slovacchi cattolici, fu
"suicidato" dagli stessi "fratelli" comunisti che lui aveva
favorito come alleati al governo (era l'unico non marxista).
La famiglia Masaryk fu protagonista di un vero e proprio
dramma: Tomas fece di tutto per "liberare" la Cecoslovacchia
dall'Impero Asburgico, mentre suo figlio Jan aveva
consegnato il suo paese (rimettendoci la vita!) negli
artigli del bolscevismo internazionale. Lo stesso anno, il
14 maggio 1948 Ben Gurion fondava lo Stato d'Israele, dando
vita al "Risorgimento ebraico" che ha per base ideologica il
Sionismo di Teodoro Herzl. Il sionismo predica il ritorno in
patria del popolo d'Israele, in base ad un messianismo laico
e terreno. Con l'arrivo dei coloni ebrei è iniziato un
capitolo triste per la sorte del popolo arabo-palestinese.
Nel 1945 a S. Francisco era nata l'ONU, per iniziativa delle
potenze vincitrici, al posto della screditata Società delle
Nazioni. La sua sede è a New York, edificata in uno spazio
donato dai Rockefeller. Le stanze dell'ONU sono piene di
simbologie massoniche. Le Nazioni Unite sono una
prefigurazione del futuro governo mondiale, controllate da
burocrati mediocri ma potenti, influenzati da un tipo di
socialismo fabiano e tecnocratico. Esse hanno
silenziosamente e subdolamente incoraggiato la
decolonizzazione negli anni '40, '50 e '60 delle dipendenze
oltre continente di Inghilterra, Francia, Belgio, Portogallo
e Olanda. Rozzi e violenti capipopolo di sinistra come
Sukarno in Indonesia, Lumumba nel Congo belga, Ho Chi Minh
in Vietnam, solo per fare qualche nome, ottennero
l'indipendenza delle loro nazioni per poi fare lucrosi
affari sottobanco con i grandi capitalisti occidentali, loro
che avevano predicato la guerra rivoluzionaria ai bianchi
"schiavisti" e "sfruttatori". Lo stesso può dirsi per le
rivoluzioni marxiste nei Paesi poveri, la Cina di Mao
(istigata dall'agente sovietico del Comintern, il
rivoluzionario massone Michail Borodin, detto Gurov) e la
Cambogia dei khmer rossi, dove il macellaio comunista Pol
Pot ha eliminato 1 milione di persone nel giro di una
settimana, ma soprattutto nell'America Latina , guidate dai
"fratelli" Castro e Che Guevara a Cuba (entrambi 33° grado
del Rsaa della Gran Loggia Cubana), Romulo Betancourt in
Venezuela, Jacobo Arbenz Guzmàn in Guatemala e Salvador
Allende in Cile (Venerabile della Loggia "Hiram n° 66 di
Santiago). Una breve digressione merita il "mitico 68". Esso
fu preparato mediante un'efficace suggestione culturale
dalla Scuola di Francoforte, un gruppo di filosofi marxisti
"eretici", tra cui Theodor Adorno, Herbert Marcuse e Max
Horkehimer. Fondata dalla Fabian Society, la società
semi-segreta inglese nata nel 1904, fautrice dell'espansione
del socialismo nel mondo, da cui sono usciti molti politici
laburisti come i premier Tony Blair e Gordon Brown, essa
aveva lo scopo di inquinare i costumi dell'Occidente con la
mentalità libertaria e nichilista, al fine di facilitare
l'avvento della socialdemocrazia universale. Un altro
organismo mondialista che ci riguarda molto da vicino è
l'Unione Europea (ex Ceca-Euratom, Cee). Nonostante sia
stata voluta anche da 3 cattolici ferventi come De Gasperi,
Schuman e Adenauer, l'Ue ha preso una piega sempre più
tecnocratica, centralista, socialista e laicista. Padri
"spirituali" di questa Europa debole e corrotta sono i
massoni Blum, Spaak, Monnet, Spinelli, Brandt, Giscard
d'Estaing, Felipe Gonzalez, Cohn Bendhit, Mitterrand (che in
occasione del bicentenario della Rivoluzione francese ha
riempito Parigi di simboli esoterici) e Delors. Qualcuno non
contento, vuole perfino far entrare la Turchia, vista come
l'ariete che potrà finalmente distruggere la nostra Civiltà.
Del resto è sotto gli occhi di tutti la politica
anticristiana praticata dalle istituzioni comunitarie.
L'azione della massoneria in Italia nel dopoguerra si è
concentrata soprattutto sulla corruzione dei costumi e della
famiglia. Forze politiche anticlericali come il Pri, il Psi,
il Pci, il Psdi, il Pli, guidate dal Partito Radicale di
Marco Pannella ed Emma Bonino, riuscirono a far introdurre
il divorzio nel 1970 e l'aborto nel 1978. Esso era stato
legalizzato prima nell'URSS e poi nel restante campo
comunista, poi diveniva legge negli USA il 22 gennaio 1973,
quando la Corte Suprema, controllata dai Rockefeller, si
pronunciò a favore di tale provvedimento. Che l'applicazione
dell'aborto su scala mondiale sia frutto di una
pianificazione a tavolino dei poteri massonici, non c'è
dubbio; diceva la femminista francese Edwige Prud'homme,
Gran Maestra della Loggia femminile di Francia, intervistata
da Le Monde il 26 aprile 1975: «È nelle nostre logge che
furono prese, 15 anni fa le prime iniziative che condussero
alla legislazione sulla contraccezione, il familial planning
e l'aborto». Lo storico François Fejtö su "il Giornale" del
14 dicembre 1982: «Sotto Giscard, il Gran Maestro della Gran
Loggia di Francia, Pierre Simon, svolse un ruolo
preponderante nella preparazione delle leggi sulla
contraccezione e l'aborto». Perfino Giovanni Paolo II diceva
che «sono grandi e potenti le forze che oggi, apertamente od
occultamente, dispiegano nel mondo la cultura della morte».
Molte agenzie dell'ONU e dell'Ue promuovono l'aborto su
scala planetaria, soprattutto nel Terzo mondo. L'aborto per
i massoni, ha un significato esoterico profondo: è il
sacrificio cruento di sangue innocente offerto al Principe
di questo mondo, Satana, il vero dio della Massoneria,
qualificato come Gadu o Ente Supremo, per nascondere ai
profani le vere finalità della setta, come ebbe a
sottolineare il grande giurista cattolico e
controrivoluzionario francese vissuto tra il '700 e l'800,
il conte di Anthenaire, e come confermano molti documenti
riservati agli alti gradi, tra cui quelli di Albert Pike,
Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del Rssa
della Giurisdizione del Sud degli Stati Uniti d'America,
vissuto nell'800. Gli anni '80 furono l'inizio del collasso
sovietico: l'elezione al vertice del PCUS dello pseudo
innovatore Michail Gorbačev, tanto acclamato in Occidente,
portò alla fine del comunismo nell'Europa orientale nel 1989
e alla dissoluzione dell'URSS nel 1991. La sua politica
riformatrice e allo stesso tempo fallimentare, era dettata
dai poteri forti mondialisti, decisi a far crollare il
socialismo di Stato per proiettare l'economia russa verso il
mercato globale; gli stessi gruppi di potere che furono i
burattinai dell'ottobre 1917, i Rockefeller in testa. Non
stupirà sapere che Gorbačev è massone e membro del Lucis
Trust, un club fondato dalla teosofa ed esoterista Alice
Bailey, che si batte per l'unificazione delle religioni; la
congrega usa riunirsi spesso nella cappella newyorkese
presbiteriana di S.Giovanni il Divino. Esso è inoltre uno
degli sponsor più attivi per i meeting sul dialogo
interreligioso promossi dall'ONU. Prima del novembre 1989,
Gorbačev tenne un incontro molto riservato a Mosca con il
Gran Maestro della Massoneria romena, Marcel Shapira, il
quale gli confidò con mesi d'anticipo che i capi comunisti
di allora, i vari Ceausescu, Husak, Honecker, ecc, sarebbero
stati presto sostituiti con altri leaders. Ciò la dice lunga
sui profondi legami tra apparato comunista e massoneria
internazionale mondialista. Oggi l'ex dittatore sovietico è
a capo della Green Cross International, una grande
associazione ecologista, ed è tra i firmatari della Carta
della Terra, che a suo avviso dovrebbe sostituire i 10
Comandamenti, nonché sostenitore delle bizzarre previsioni
sul clima di Al Gore. Nell' '89 il comunismo, la peggiore
forma di sfruttamento e di oppressione della storia,
crollava con un terrificante bilancio incalcolabile di morti
e di danni materiali e spirituali, con il solo risultato di
aver devastato i popoli e di aver paradossalmente lasciato
al loro posto tutti grossi gruppi del grande capitale
internazionale.
La fine del sistema comunista in Europa ha portato al
superamento dei blocchi e all'indiscussa supremazia USA.
L'11 settembre 1991 il presidente americano George Bush (33°
grado Rsaa) annunciò dal suo studio ovale di Washington che
si era giunti all'alba di un "nuovo ordine mondiale". Cosa
intendeva? Quella che oggi è sotto gli occhi di tutti: la
società multietnica e multiculturale, che ci porterà alla
Repubblica Universale massonica, che annullerà tutte le
culture e le fedi. Proprio a partire da quegli anni,
l'Europa, culla di Civiltà, è stata interessata
dall'invasione di immigrati provenienti dall'Est,
dall'Africa, dall'America Latina e dall'Asia. La maggior
parte di questi nuovi arrivati è di fede musulmana. La
religione di Maometto è incompatibile con gli ordinamenti
civili occidentali, crea incomprensioni e problemi di
convivenza, ma ai progressisti, custodi del politically
correct e proprietari dei mezzi di comunicazione, la cosa
sembra non importare, anzi auspicano uno "scontro creativo"
tra civiltà, per cui nascerà un nuovo ordine dal caos, come
disse Edgar Morin, sociologo di sinistra ed ex consigliere
di Mitterrand. L'obiettivo dei grembiulini è devastare la
radice e il tessuto culturale e sociale con l'ausilio della
religione islamica, che è in grande espansione, contro
un'Europa disarmata e in crisi d'identità. Ma la
globalizzazione era già stata preparata nei piani alti delle
logge massoniche. In piena Seconda guerra mondiale, John
Foster Dulles, presidente della Fondazione Rockefeller, così
vedeva la "pace universale", sul "Times" del 16 marzo 1942:
«Un Governo mondiale, la limitazione immediata delle
sovranità nazionali, il controllo internazionale di tutti
gli eserciti e di tutte le marine, un sistema monetario
unico, la libertà di immigrazione nel mondo intero». Oggi si
parla tanto di pace, quanto è abusato questo termine! La
"pax mondana" è cosa ben diversa da quella "christiana", lo
dice perfino Gesù nel Vangelo, checché ne dica qualche
parroco o vescovo progressista. Tutti noi ricordiamo quando
durante la guerra in Iraq, molti italiani esposero la
bandiera arcobaleno; ebbene quel vessillo è simbolo della
Società Teosofica, fondata nel 1875 a New York da Anne
Beasant, Helena Petrovna Blavatsky , Alice Bailey e altri
famosi occultisti, che indica la pace come sforzo umano e
non come dono di Dio. L'arcobaleno così inteso era presente
già nella simbologia delle logge massoniche del'700, figura
sulla bandiera del Nicaragua (tuttora patria e rifugio di
comunisti, massoni, rivoluzionari, guerriglieri,
narcotrafficanti e terroristi di tutto il mondo) e nello
stemma dell'Antico Rito Noachita. Inutile dire quanto sia
usato durante le manifestazioni omosessuali. Quindi
l'arcobaleno è il simbolo principale della Nuova Era
dell'Acquario, che sarà pacifista, multietnica,
multiculturale, multisessuale, sincretista e politicamente
corretta. La moderna secolarizzazione ha colpito duramente
anche la Chiesa. Una crisi che è stata preparata da tempo
dalle logge massoniche. Documenti riservati dell'Alta
massoneria risalenti a fine '800 – inizio '900 dichiaravano
che occorreva distruggere la Chiesa cattolica dal di dentro,
puntando sulla corruzione morale dei sacerdoti e dei
credenti, al fine di screditarla. Il periodico francese "Vers
Demain" pubblicò un estratto del piano studiato dal massone
spretato Paul Roca: «Soppressione della veste talare,
matrimonio dei preti, revisione dei dogmi in funzione del
progresso universale, sconvolgimento della liturgia,
l'Eucarestia ridotta a un semplice simbolo della comunione
universale ed il vecchio Papato ed il vecchio sacerdozio
abdicanti di fronte ai preti dell'avvenire». Da qui
l'irrompere dell'eresia modernista, duramente condannata da
S. Pio X con il decreto Lamentabili e l'enciclica Pascendi
del 1907. Ovunque la Massoneria è giunta al potere, ha
sempre provveduto ad infiltrare agenti e a sottomettere la
Chiesa allo Stato, come è avvenuto in Francia durante la
Rivoluzione con la Costituzione Civile del Clero, così come
in Messico, in Russia, ecc, e come voleva fare in Italia
contro papa Pio IX, che non voleva «diventare il cappellano
di Casa Savoia». Un grande santo come Padre Pio da
Pietrelcina definiva la massoneria «l'infame setta».
Non esagerava, aveva perfettamente ragione.
Francesco Pio Meola
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