Italia - Repubblica - Socializzazione

 

da "Rinascita" del 20 Novembre 2001

 

COMUNICATO  STAMPA

 

 

La Federazione Nazionale Combattenti RSI reputa che i nostri concittadini più avveduti vedano l'Italia quale fattore non secondario del processo di costruzione di un'Europa, consapevole della propria identità e delle proprie tradizioni. Di un'Europa, cioè unita politicamente, sufficientemente forte sotto il profilo militare e in grado di decidere autonomamente il proprio destino.

Tale naturale aspirazione è fondata sull'esame comparativo delle potenzialità europee rispetto a quelle della potenza egemone, in ordine ai rispettivi dati culturali, scientifici, sociali, politici e militari. Di ciò dovrebbe essere portatore il governo, anziché farsi emarginare dai consessi internazionali, per poi ripiegare su assurde marce filoamericane di cui il popolo italiano non avverte alcun bisogno. Poiché ai popoli europei ripugna ogni ingerenza straniera, hanno il diritto-dovere di esigere dai loro governi di liberarsi dei vincoli dell'egemonia esercitata su di essi da una nazione che, essendo guidata da interessi puramente materiali, agisce unicamente in termini di disprezzo dei sentimenti e delle tradizioni degli altri popoli.

A nostro avviso, il vero movente della guerra in atto non è la lotta al terrorismo (sempre e comunque condannabile), bensì il dominio delle fonti energetiche dell'Asia centrale, del cui trasporto l'Afghanistan è l'inevitabile crocevia. L'obiettivo secondario è la destabilizzazione dell'Europa. Infatti, sulla scia dell'aberrante concezione manichea imposta al mondo dai vincitori della 2ª guerra mondiale, secondo cui tutto il bene starebbe dalla parte dei vincitori e tutto il male da quella dei vinti, tale guerra si va subdolamente trasformando nella peggiore delle guerre: la guerra di religione. Pena altri conflitti ed altre sciagure, da essa dobbiamo sganciarci immediatamente, in quanto è diretta e contrappone in armi il mondo cristiano a quello mussulmano.

È noto che il Cristianesimo prevede piani distinti tra fede religiosa e fede politica, mentre l'Islamismo, pur avendo strutture e ritualità specificamente religiose, è vissuto come sistema organico anche in senso politico, sociale, giuridico e culturale. In sostanza, dobbiamo riconoscere che se è deviante, l'equazione Cristianesimo = Occidente fatta da bin Laden, non meno errato è l'atteggiamento complessivo dei cristiani che, negando il vangelo, parteggiano per gli affamatori di 4/5 dell'umanità.

Si può esser certi, quindi, che ove la contrapposizione Cristianesimo‑Islam dovesse continuare e inasprirsi, creerebbe, a tutto vantaggio degli USA, enormi danni all'economia e al processo unitario dell'Europa. Nulla avendo da, spartire con quella dell'Occidente barbarico, la civiltà europea ‑di cui quella latina costituisce il primo fondamento‑ ha vissuto per oltre 25 secoli un contatto con le popolazioni rivierasche del Mediterraneo. Secondo Polibio, il primo trattato fra Roma e Cartagine risale al 509 a.C. Inoltre, attraverso i rapporti instaurati con la successiva civiltà islamica, quella europea ne ha assorbito i contenuti a sé più congeniali.

È innegabile che, grazie alla mediazione dell'Impero arabo, dall'inizio dell'ultimo secolo d.C. fino al Rinascimento, abbia avuto luogo sulle rive del Mediterraneo, sia pure non sempre pacificamente, il reciproco fecondarsi di varie culture. Pertanto, di contro alla funzione egemonizzante esercitata dagli USA sull'Europa, dobbiamo guardare con lungimiranza e fermezza alla realtà islamica (circa un miliardo e 200 mila uomini), ma anche con spirito aperto alla reciproca comprensione e alla più ampia collaborazione. La sfilata per le vie di Roma con bandiere americane e l'aver messo agli ordini degli USA le nostre FF.AA. forniscono la prova che il governo italiano agisce come struttura di servizio del potere USA al quale è volontariamente sottomesso, e dimostra la pervicace volontà della classe politica italiana di asservire ulteriormente il popolo italiano ad una potenza straniera, per fini di mera gestione di un effimero ed indecoroso potere.

 

Fuori la NATO dall'Italia!
Fuori l'Italia dalla NATO!

 

Italia - Repubblica - Socializzazione   

p. Il Comitato Direttivo
F. G. Fantauzzi