Italia - Repubblica - Socializzazione

.

Nota in margine al G20

Il prepotente ritorno del Fondo Monetario Internazionale (FMI)

 

El campesino   

 

Il prepotente ritorno del FMI sulla scena finanziaria mondiale e mondialista ha chiuso la riunione del G20 tenutasi a Washington.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) è stato rivestito di una maggior forza rispetto al passato. Dopo aver subito una profonda riforma al suo interno, ha avuto l’incarico di sorvegliante unico della finanza mondiale, una specie di gendarme internazionale.
Nella diagnosi effettuata regolarmente sui suoi paesi membri, il FMI dovrebbe «fare più attenzione al settore finanziario», e inserire i risultati raccolti «per la valutazione annuale» svolta insieme alla Banca mondiale (BIRS), si legge nella conclusione redatta dal gruppo dei 20 principali paesi industrializzati e delle economie emergenti e diffusa oggi dalla AFP Brasil.
«Pertanto, il ruolo del consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale in termini di macro politica sarà rafforzata», ha detto il G20 nel suo annuncio ufficiale, rilasciato al termine della riunione.
Dal 1999, il FMI d’accordo con la Banca Mondiale svolge «programmi per il Financial Sector Assessment (FSAP)».
È proprio questo strumento che il G20 vuole potenziare: uno strumento «tecnico» per la valutazione finanziaria, che identifichi i punti deboli dei sistemi finanziari e la loro regolamentazione, prima della comparsa di una crisi.
«Il FMI è probabilmente l’unico ente che può svolgere questo compito, a causa della sua capacità di dare l'allarme in tempo. I primi allarmi sono assolutamente necessari per prevenire le crisi», ha detto il direttore generale del FMI, Dominique Strauss-Kahn, durante una conferenza stampa dopo la riunione a Washington. Si rende necessario, si è affermato, dare una veste di «legalità» alle valutazioni del Fondo Monetario Internazionale per prevenire le future crisi.
Si delinea pertanto da questo momento la nuova funzione del FMI che passa dalla sua posizione attuale di organo ufficioso di controllo a quello unico e mondiale e soprattutto legalmente riconosciuto ed accettato da tutti di organo ufficiale.
Un colpo da maestri sulla strada della globalizzazione e del mondialismo. Prende corpo con questo giro di boa l’antica idea mondialista di legalizzare un’istituzione finanziaria con ai posti di comando determinati personaggi dalla quale dipenderanno tutti i paesi della terra in materia finanziaria e monetaria. Questa istituzione finanziaria dei banchieri internazionali sta nascendo sulle rovine di un’economia mandato di proposito allo sfacelo.
«Non tutti i grandi paesi applicano il nostro "Programma di Valutazione nel settore finanziario (FSAP)" da noi elaborato. E occorre sapere che tra i paesi del G20 solo 13 sono soggetti alle FSAP», ha fatto notare Strauss-Kahn.
«Alcuni membri del G20 difendono l'idea di rendere obbligatorio il FSAP. Attualmente non lo è perchè abbiamo bisogno dell’approvazione del paese interessato. Noi speriamo che il numero delle autorizzazioni aumenterà con l’intervento del G20», ha sottolineato.
In parallelo, il FMI ha chiesto una riqualificazione della loro rappresentanza nel G20 in un momento in cui il FMI ha appena terminato una lunga e tortuosa riforma del suo contingente.
«La rappresentanza e la partecipazione delle economie emergenti e in via di sviluppo nel FMI e nella Banca Mondiale dovrebbe aumentare», si legge infatti nella dichiarazione del G20.
Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush ha sottolineato che la rappresentanza dei vari paesi in seno al FMI è «sulla base dell’ ordine economico» che esisteva quando l'agenzia fu creata nel 1944, e che, pertanto, l'istituzione deve «prendere in considerazione l'estensione del potere di voto e di rappresentanza dei paesi in via di sviluppo». Ecco il vero scopo del corteggiamento degli Stati Uniti nei confronti dei paesi emergenti: coinvolgerli nello loro mire di dominio mondialista. Ci auguriamo che il blocco del BIRC (Brasile-India-Russia-Cina) scopra il gioco e denunci subito l’inganno.


El campesino    

 

il COMMENTO di Georgius Vitalicus:

 

Queste IMPORTANTISSIME considerazioni ci convincono nella nostra concezione della Storia come divenire di RAPPORTI di FORZA. Poichè molto spesso la MISTIFICAZIONE imperante tende a far credere che tali rapporti consistano nella IMPOSIZIONE aprioristica di REGOLE alle quali in teoria tutti si dovrebbero attenere.
NON è così. Essendo la Storia uno schermo sul quale si proiettano i REALI rapporti di forza, che MUTANO col mutare dei venti.
Se nel lontano 1944 gli USA, vincitori del secondo conflitto mondiale CONTRO (in primis) l'Impero anglosassone, e solo dopo CONTRO la nascente Eurasia, hanno potuto imporre un LORO sistema economico-finanziario che si sarebbe concluso con l'esclusività del dollaro (in sostituzione dell'oro), si trattava di un progetto di vecchia data, oggi, con il prevalere del petrolio (e derivati) e con l'avvento dell' Euro che, volenti o nolenti, si sta sviluppando CONTRO il dollaro, per ovvie ragioni di automatismo sociale (compreso l'aumento vertiginoso della popolazione umana), il dollaro non conta quasi più niente, tant'è che si sono utilizzate le ultime riserve di credibilità di questo titolo per impostare un sistema speculativo (bolla finanziaria) che suona tanto da ultima scialuppa di salvataggio, destinata ad affondare per eccesso di naufraghi. E non è servito a nulla scatenare nuove guerre per attaccare (e distruggere) quelli che si sono permessi di vendere petrolio e derivati contro Euro.
Oggi, il Sistema pseudo-americanocentrico, ai cui vertici, ovviamente, siedono esponenti del potere giudaico (a cominciare da Strauss-Kahn, tanto per cambiare) si trovano a fare i conti con un'alleanza di paesi che non sono le vecchie isole di resistenza, perchè costituiscono il NUOVO MONDO. Tale Alleanza NON PUÒ fare sconti. Questo dato è automatico. Se nascono delle POTENZE alternative ad un qualsiasi potere centrale, (principio del Re Nudo) queste sono naturalmente portate ad allearsi fra loro CONTRO il potere principale. Su questo principio, si è basata la strategia di dominio dell'Inghilterra CONTRO il Continente, che ha paralizzato la vita dell'Europa per qualche secolo. (Contro gli Imperi Centrali, contro la Francia, contro la Germania).
Pertanto, se OGGI possiamo contare su un'Unione Europea, anche se conflittuale (all'interno però) questa è e sarà SEMPRE un solido BALUARDO contro le potenze oceaniche ed una risposta contro l'Asse del MALE USA/GB/Israel. (Oceano contro Continente, vecchia e sempre valida base concettuale della Geopolitica).
È altresì automatico che sarà sempre più difficile per "Lorsignori" organizzare COLPI di Stato in America centro-meridionale, perchè quei paesi NON sono più isolati, perchè esiste un interscambio materie prime, industrializzazione, agricoltura, economia di mercato e "mercati emergenti" che non sono più quelli USA perchè gli americani hanno perso definitivamente la qualità di compratori ad occhi chiusi. Con buona pace di Bush, Obama, Osama e quant'altro.
Mentre i paesi produttori di petrolio islamici NON aspettano altro che sganciarsi dallo strapotere del dollaro. Seguire con attenzione le mosse di costoro.
A questo punto, il ruolo dei nazionalisti europei NON può essere che uno solo. Lottare per l'indipendenza di Eurasia. Il numero è POTENZA.

 

Georgius Vitalicus